iRS è con il popolo birmano e sostiene la sua lotta nonviolenta per l’affermazione della democrazia

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27 settembre 2007

iRS appoggia la lotta nonviolenta del popolo birmano per l’affermazione della democrazia nella propria terra e condanna senza riserve la violenta e criminale repressione messa in atto dalla giunta militare del Myanmar appoggiata a livello internazionale da stati come Cina e Russia che certo non possono essere presi in considerazione come esempi di democrazia e rispetto dei diritti umani, politici e sociali.

iRS giudica deludente e totalmente insufficiente l’intervento dell’ONU che si è limitata a chiedere moderazione nella gestione delle manifestazioni e il dialogo con l’opposizione. Altrettanto singolare è l’atteggiamento distaccato degli USA, sempre attenti ad intervenire militarmente ad ogni latitudine in difesa della democrazia a patto che vi siano degli interessi economici o strategici.

iRS sostiene la liberazione di Aung San Suu Kyi, unico premio Nobel per la Pace al mondo in stato di arresti domicialiari e leader del movimento nonviolento e gandhiano NLD-National League for Democracy a cui i militari hanno impedito la formazione del governo nonostante avesse stravinto le elezioni politiche del 1990 con il 75% dei suffragi. Attualmente gli attivisti e i responsabili della NLD sono perseguiti e nella stragrande maggioranza dei casi costretti all’esilio.

iRS auspica l’immediata fine delle repressioni, dei sequestri, degli arresti indiscriminati e delle uccisioni degli attivisti nonviolenti nonché il rispetto delle minoranze etnico-linguistiche che formano il 30% della popolazione birmana.

Le donne e gli uomini indipendentisti di iRS sperano sentitamente che la lotta nonviolenta del popolo birmano sfoci un una clamorosa vittoria anche perché un tale evento potrebbe sicuramente contribuire alla modifica del preoccupante status quo dell’intera area e potrebbe fungere da punto di ripartenza di altre liberazioni politiche e nazionali come quella del Tibet.

iRS, Assemblea Nazionale

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Isgàrrica s’artìculu: 2007-09-27 – iRS è con il popolo birmano

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ENGLISH

iRS (indipendèntzia Repùbrica de Sardigna) supports the non violent fight of the Myanmar People for their right to democracy in their own land and strongly condemns the violent and criminal repression by the military committee of the Myanmar which is supported by States like China and Russia that sure cannot be taken as examples of democracy and respect for human rights or political and social rights.

iRS defines as disappointing and poor the UN intervention. It just asked for a careful handling of the demonstrations and the dialogue with the opposition.

Equally awkward is the US offish attitude, always careful to militarily intervene in every latitude in the name of democracy only if there are some economic or strategic affairs.

iRS wishes a prompt release of Aung San Suu Kyi, the only Nobel prize for Peace in the world to be under home detention and leader of the non violent Gandhist Movement NLD-National League for Democracy to which soldiers prevented the settlement in the government although it outvoted the 1990 political elections with 75%.

Currently the NLD activists and delegates are prosecuted and forced to the exile.

iRS wishes a prompt end of the repressions, captures and indiscriminate arrests. Above all iRS wishes the end of the killings of the non violent activists as well as the respect of the ethnic-linguistics minorities that form the 30% of the Myanmar population

The independentists men and women members of iRS hope sincerely that the non violent struggle of the Myanmar People also will flow into a sensational victory because such an event could surely aid to change the worrisome “status quo” of the whole area and it could be the re-starting point for other political and national liberation such as the Tibetan one.

National Assembly of iRS

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