In seguito alla pubblicazione dei risultati delle analisi mediche effettuate presso una parte della popolazione che vive nella regione del Salto di Quirra è emersa l’esistenza di gravi patologie riconducibili all’attività del Poligono interforze.
Già diversi anni fa il nostro movimento si era mobilitato per promuovere il definitivo smantellamento delle strutture militari in tutta l’isola e in particolare là dove si sapeva da tempo che erano in atto esercitazioni belliche la cui attività poteva risultare danno saper la salute delle persone. Oggi, risulta evidente agli occhi di tutti che ci troviamo di frontead un vero e proprio disastro ambientale e sanitario di cui soloadesso si iniziano dichiarare pubblicamente gli effetti.
iRS si adopererà affinché ci sia un intervento da parte dell’Unione Europea che possa valutare le reali condizioni di questo disastro, al fine di valutarne l’effettiva portata, nei termini dei costi riferibili al danneggiamento degli ecosistemi ambientali e a quelli dell’impatto dannoso sulla salute pubblica. Non è accettabile che il 70% delle servitù militari italiane siano presenti in Sardegna. Questo è uno degli effetti peggiori che la nostra terra paga a causa del deficit di sovranità nei confronti dell’Italia. Ancora più grave è constatare che tutto ciò è avvenuto con la connivenza di una classe politica sarda da sempre legata a interessi esterni.
IRS si mobiliterà con tutti i mezzi non violenti per impedire che lo Stato Italiano prosegua la propria azione di scempio e distruzione
della nostra terra.
effettuate presso una parte della popolazione che vive nella regione del Salto di Quirra è emersa l’esistenza di gravi patologie riconducibili all’attività del Poligono interforze.
Già diversi anni fa il nostro movimento si era mobilitato per
promuovere il definitivo smantellamento delle strutture militari in
tutta l’isola e in particolare là dove si sapeva da tempo che erano in
atto esercitazioni belliche la cui attività poteva risultare dannosa
per la salute delle persone.
Oggi, risulta evidente agli occhi di tutti che ci troviamo di fronte
ad un vero e proprio disastro ambientale e sanitario di cui solo
adesso si iniziano dichiarare pubblicamente gli effetti.
iRS si adopererà affinché ci sia un intervento da parte dell’Unione Europea che possa valutare le reali condizioni di questo disastro, al fine di valutarne l’effettiva portata, nei termini dei costi
riferibili al danneggiamento degli ecosistemi ambientali e a quelli
dell’impatto dannoso sulla salute pubblica.
Non è accettabile che il 70% delle servitù militari italiane siano
presenti in Sardegna. Questo è uno degli effetti peggiori che la
nostra terra paga a causa del deficit di sovranità nei confronti
dell’Italia.
Ancora più grave è constatare che tutto ciò è avvenuto con la
connivenza di una classe politica sarda da sempre legata a interessi
esterni.
IRS si mobiliterà con tutti i mezzi non violenti per impedire che lo Stato Italiano prosegua la propria azione di scempio e distruzione
della nostra terra.