La Sardegna ripudia la guerra. Ma ripudia soprattutto gli attacchi sconsiderati e indifferenziati sulla popolazione civile palestinese ad opera dell’esercito israeliano. Le immagini del massacro che si sta compiendo nella Striscia di Gaza rimbalzano senza freno nei media, invadendo le pagine dei social network. Ormai l’orrore cresce ogni giorno di più. Nel mentre le autorità internazionali cercano una via diplomatica per il cessate il fuoco, ma le forze armate israeliane continuano a bombardare orfanotrofi, centri sanitari e abitazioni facendo vittime soprattutto tra la popolazione civile.
La Sardegna in questo contesto non è una semplice spettatrice: nella nostra terra, da diversi anni ormai, si continuano a sperimentare nei poligoni militari di Quirra e Teulada i missili e le armi che Israele sta impiegando in questo conflitto.
iRS da sempre lotta e si mobilita affinché la Sardegna possa essere riconosciuta come terra di pace e liberarsi così da un peso militare che ne sfrutta la posizione strategica nel Mediterraneo. Per questo motivo pensiamo che le nostre istituzioni non possano più assistere impotenti a quanto sta avvendendo in queste ore in Palestina.
Per questa ragione proponiamo che gli ospedali sardi vengano aperti ai civili Palestinesi feriti e che la Regione si mobiliti nella ricerca dei canali istituzionali per dare vita a dei corridoi umanitari che permettano al’isola di donare il proprio contributo per la causa della Palestina.
iRS – indipendentzia Repubrica de Sardigna