Dato il momento storico che stiamo vivendo e preso atto dei sacrifici fatti dai Sardi per arrivare alla Zona Bianca, chi arriva in Sardegna sprovvisto di certificazione di negatività al Covid dovrebbe avere solo un’opzione che è quella di recarsi presso le aree dedicate in porti e aeroporti per sottoporsi a tampone antigenico rapido.
Pensiamo che concedere altre opzioni come ha fatto il Presidente Solinas sia un atto irresponsabile che rischia di compromettere il duro lavoro fatto fino ad oggi. Dare la possibilità ai turisti di effettuare il test entro 48 ore dall’arrivo consentirebbe ad un possibile positivo di contagiare altre persone. Dare la possibilità di non fare il tampone ed entrare in quarantena per dieci giorni creerebbe delle situazioni impossibili da controllare. La Regione non può affidare la salute pubblica solo al buon senso dei turisti ma deve avere garanzie.
I Sardi e coloro che arrivano in Sardegna devono essere tutelati e il modo per farlo è rendere obbligatorio il tampone in ingresso. Niente scappatoie. Dobbiamo poter vivere e lavorare sereni per il rispetto e la sicurezza di tutti.