Anche quest’anno iRS indipendèntzia Repùbrica de Sardigna ha partecipato con una propria delegazione ufficiale alle “Ghjurnate Internaziunale di Corti” in Corsica. Un appuntamento a cui aderiscono i principali movimenti indipendentisti delle nazioni senza stato.Il movimento Corsica Libera ha come sempre fatto gli onori di casa accogliendo le delegazioni provenienti da tutto il mondo e organizzando in maniera impeccabile gli eventi che hanno caratterizzato i tre giorni della manifestazione.
Sabato 4 agosto si è svolta la conferenza stampa internazionale con i rappresentanti di tutte le nazioni invitate. Quattro delegazioni dai Paesi Baschi, Jo Austin figura storica e membro del direttivo dello Sinn Fein, il deputato al parlamento Catalano Uriel Bertran per Solidaritat Catalana per la Independència accompagnato da Conxita Bosch e Jordi Mirò del CCSi (Comitè Català de Solidaritat internazionalista) Andrea Faedda , Simone Maulu e Gabriella Mulas rappresentanti di iRS indipendentzia Repubrica de Sardigna e Francois Sargentini dell’esecutivo di Corsica Libera hanno esposto il quadro della situazione politica dei rispettivi paesi.
Davanti a una sala molto gremita Andrea Faedda, membro dell’ Esecutivo Natzionale di iRS ha fatto una riflessione in merito ai risultati della ricerca condotta di recente dalle università di Edimburgo e Cagliari che descrivono un nuovo quadro per la Sardegna dove il 40 per cento degli abitanti sarebbero favorevoli all’indipendenza.
Un dato incredibilmente incoraggiante, ha proseguito il rappresentante di iRS e su cui occorre riflettere, soprattutto alla luce di ciò che sta già accadendo in altre realtà dove i temi dell’indipendenza sono andati oltre gli stessi movimenti e partiti che storicamente li rappresentavano.
Per questo motivo occorre mettere in pratica un processo nuovo, dove le parole chiave sono quelle dell’apertura e del dialogo, per costruire insieme ai sardi un progetto di governo che metta al centro le questioni della sovranità, per un regime fiscale controllato dai sardi, per la gestione delle nostre risorse energetiche e alimentari.
E la parola “ouverture” è stata al centro dell’affollata assemblea degli esponenti di Corsica Libera che si è svolta la domenica del 5 agosto. Per la prima volta in assoluto nella storia delle organizzazioni nazionaliste corse, a partecipare ai lavori sono stati invitati anche i rappresentanti dei partiti francesi in Corsica.In particolare erano presenti Emmanuelle De Gentili del Parti Socialiste e Laurent Marcangeli deputato al parlamento di Parigi con l’UMP, la destra moderata.
Davanti a loro e davanti a una sala affollatissima con più di 1000 persone il leader di Corsica Libera Jean Guy Talamoni ha parlato senza mezzi termini della necessità impellente di una revisione costituzionale per la Corsica, una processo di cambiamento normativo che dovrà scrivere lo Statuto di autonomia dell’ isola in modo da acquisire maggiore sovranità in ambiti cruciali per il futuro della Corsica: una nuova legislazione fiscale, lo status di cittadinanza corsa dopo 10 anni di residenza, la co-ufficialità della lingua.
Per operare una riforma di questa portata è necessaria l’adesione di tutti i corsi. Ecco perché il dialogo con le altre forze politiche : “il va falloir aboutir, rapidement, à la définition d’un projet global et cohérent validé par une majorité – la plus large possible – de l’Assemblée de Corse.” E la strada per fare questo non può non essere che quella del dialogo, con tutti i corsi e a proposito di quest’ultimo passaggiTalamoni termina il suo lungo e applauditissimo intervento con questa frase : “Nous sommes toujours là pour nous battre, toujours là pour étreindre, toujours là pour tendre la main” – “Noi siamo sempre qua per batterci, sempre qua per abbracciare, sempre qua per tendere la mano”
iRS – indipendentzia Repubrica de Sardigna