La musica, piu’ che espressione libera degli Artisti che producono Cultura è un lusso. Ci hanno provato quei Bontemponi di Jovanotti è l’amico Veltroni a proporre una legge sulla Musica che tutelasse gli Artisti indipendenti e ponesse fine allo scandalo dell’ IVA sulle produzioni musicali oggi al 21%. Era una chiara mossa da campagna elettorale che poi si è tradotta in un Flop anche grazie alle Major discografiche che insieme alla SIAE , sistema marcio e decrepito tutto legalizzato, hanno dettato le regole del Gioco e fatto Cartello.
La musica è Cultura, un CD musicale autoprodotto è Cultura al pari di un Libro. Nell’editoria ci sono evidenti vantaggi per quanto riguarda l’IVA al 4% oppure totalmente esenti.
Un Artista quando produce un suo Album ci mette lavoro, fatica e sacrificio. Un Artista che scrive i testi orginali del suo Album racconta se stesso, la realtà che lo circonda, suscitando emozioni e di fatto realizzando un’opera che resterà come traccia, come messaggio; proprio come un autore di un Libro o un pittore.Il mercato dei Cd è in evidente crisi ed ormai i negozi di Dischi non fanno piu’ affari e chiudono uno alla volta. Ricordiamo i luoghi storici della musica a Cagliari; la Casa del disco di Via Roma , Furious fish, Zimbra records poi divenuto Mono shop vero centro di aggregazione Culturale dove artisti, dj’s, producer si incontravano per scegliere, ordinare , scambiarsi recensioni appassionate. Qualcuno ha reagito come Mono Shop tutt’ora attivo grazie all’idea di integrare lo shop all’interno del locale Interno 24 / hancock a Cagliari in Viale Trieste.
Certamente anche l’evoluzione dei supporti musicali ha inciso molto. dal prezioso Vinile alla rivoluzione digitale del Cd fino all’esplosione dei Files Mp3 ormai disponibili on line sia gratuitamente sotto licenze alternative come Creative Commons che in vendita su famosi portali specializzati.
Non sono mai stato contrario alla diffusione on line della musica anche se preferisco di gran lunga
un Cd della Band che ho appena visto suonare dal Vivo. Un cd che conserverò nella mia personale collezione. Un cd originale, soprattutto se ben fatto e indipendente, per me equivale ad un Libro.
Anche se sono un nostalgico del Vinile continuo a sostenere chi produce musica Originale su un
supporto fisico perchè solo così posso conservare la Memoria Storica di quella Band. Sfogliare il libretto, custodire il cd, insomma una soddisfazione Tattile che l’mp3 non mi darà mai.
Nella mia piccola esperienza artistica come Rapper sardo e come art director con nootempo, la Factory sarda che ha seguito la nascita e la crescita di progetti come Randagiu sardu, Bentesoi, gangalistics ed ancor prima Sa razza e Maloscantores, ho cercato di applicare insieme agli Artisti la politica della musica a km Zero pienamente sostenibile creando un rapporto diretto tra l’ascoltatore e l’artista stesso, tra la Piazza che ascolta e chi produce musica con mezzi propri, senza ambire all’ingresso nello Pseudo patetico “Star System” isolano.
In Sardegna ci sono Realtà produttive indipendenti all’avanguardia. Etichette, produttori, Artisti, dj,
professionisti validi che si scontrano nella Terra di Nessuno dove la Musica locale non è incentivata,
non è valorizzata abbastanza e relegata a fare da Spalla.
Senza piangersi addosso queste realtà stanno continuando a produrre Dalla Sardegna diffondendo con tutti i mezzi necessari queste nostre Onde sonore nel Mondo, ma forse è anche giunto il momento di unirsi, collaborare, farsi spazio tra quei quattro Feudatari che si spartiscono ancora la Torta di contributi pubblici e di favori degli Amici degli Amici. Ho sempre detto che ai Grandi eventi preferisco, Tanti Piccoli Eventi dove gli Artisti Sardi possano Lavorare, crescere e confrontarsi.
Ho sempre sostenuto che non è una questione di protezionismo Musicale. Una Band sarda non è migliore di una Italiana ma quantomeno deve avere , se merita, pari dignità e rispetto ad altre Realtà internazionali.
Sicuramente la qualità è migliorata, i comitati organizzatori delle Feste paesane cercano di “svecchiare” la Scaletta soprattutto una nota di merito va attribuita alle consulte Giovanili sempre piu’ attente ad investire su produzioni Sarde di qualità e ci sono alcuni Festival interessanti che ogni anno propongono belle cose.
Ma ancora vedo e sento di migliaia di Euro spesi per manifestazioni dove ogni anno la musica non cambia. Tra liscio, mazurche e karaoke, pseudo x factor; sfilate di Moda abbastanza ridicole e mal organizzate tra band di seconda e terza mano che arrivano qui e prendono 10.000, 20.000 euro, artisti del Pop italiano mezzo falliti rifilati come grandi eventi.
Le Radio Nazionali sarde non aiutano abbastanza e la Musica Fresca, nuova, innovativa resta nell’angolo del palinsesto, quando si ha la fortuna di una programmazione; resta nel suo recinto perchè si sà, anche la radio vuole essere sempre piu’ “Televisiva” e clonare , imitare come le scimmie i Grandi Network Servi delle Majors discografiche che ancora dettano Legge… ancora per poco credo. Meno male che c’è il Tubo.
L’elenco dei problemi che affliggono la Musica in Sardegna è lungo ma vorrei chiudere con qualche spunto positivo con qualche soluzione.
Abbattimento dell’iva sui Cd e le produzioni Musicali, riformare e liberalizzare la Gestione del Diritto D’autore, la SIAE è un vergognoso Monopolio, pensare quindi ad una Società Sarda degli Autori ed editori;
Incentivare le produzioni indipendenti e dare sussidi agli artisti professionisti che meritano e che producono, la Francia ci insegna. Oggi solo la rappresentazione FOLK , prende i soldi dalla Regione così come le Bande Musicali. Destinare alle Realtà locali buona parte dei soldi pubblici che le organizzazioni prendono per i loro Grandi eventi e basta con le elemosine e le frasi ” ..così ti fai pubblicità..”.
Verificare la Competenza di chi Organizza anche le Feste Paesane affinchè tornino ad essere centro di aggregazione tra i piu’ Giovani che vogliono Vivere il loro Paese anche Divertendosi.
Per fare questo è molto altro bisogna Unirsi , confrontarsi e mettere proposte serie su un Tavolo Comune.
La musica e l’intrattenimento puo’ essere una grande Risorsa in Sardegna, senza nessuna chiusura e senza isolarsi la nostra Sardegna deve Diventare un Laboratorio Culturale del Mediterraneo.
Sigheus in custu tretu, sigheus a Fai Sonai e Baddai custa Terra sempri poita unu populu chi Baddat est unu
Popolu chi tenni ideas e arrexini in d’una Natzioni allirga e senzera!
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Alisandru Sanna – alias Quilo/ Sa Razza
iRS Campidanu ‘e Mesu