17 Febbraio 1943: Succedeva a Gonnosfanadiga

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Un silenzio inspiegabile e immutato aleggia dietro a una delle tragedie più gravi accadute durante la Seconda Guerra Mondiale in Sardegna; le maggiori perdite umane innocenti in proporzione al numero degli abitanti, civili massacrati da squadre di aerei americani mandati a bombardare l’aeroporto di Elmas.

Nel cagliaritano il cielo era nuvoloso e la visuale era poco chiara, a Gonnosfanadiga, invece, c’era il sole e sono bastati alcuni accampamenti militari nella vicina Villacidro a richiamare l’attenzione degli aerei che decisero di scaricare una quantità sconsiderata di bombe sul paese.

In quel momento, erano le 14 circa, in piazza c’erano soprattutto bambini e anziani, gli uomini erano al fronte. I bombardamenti, di norma, erano preceduti da segnali, da avvertimenti, che permettessero ai civili di mettersi in salvo. A Gonnosfanadiga questo non è accaduto, per questo motivo gli effetti furono così devastanti.

Sono morti 118 civili, tra questi moltissimi bambini e i mutilati e i feriti gravi furono 330. Fu colpita la piazza principale e le sponde del fiume, dove le donne lavavano i panni, e ancora case, la scuola, la chiesa.

Oggi , in occasione del 70° anniversario della tragedia, iRS vuole ricordare le vittime del bombardamento, perché solo conoscendo il nostro passato possiamo costruire il nostro futuro: riprendere la nostra storia, insegnarla nelle scuole, creare coscienze, per essere un popolo più consapevole, per essere un popolo più unito e forte.

iRS – indipendentzia Repubrica de Sardigna

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