16 settembre 2006
Apprendiamo la notizia relativa al posizionamento delle scuole sarde agli ultimi posti per quanto riguarda la classifica stilata dall’ I.N.V.A.L.S.I. (istituto nazionale di valutazione del sistema scolastico). Le prestazioni delle scuole sarde non ci meravigliano affatto. Riteniamo infatti che la scuola italiana in Sardegna abbia la funzione di creare una preparazione avulsa dal contesto storico, culturale e sociale della nazione sarda e dei suoi reali bisogni di crescita sociale ed economica.
Essa non si propone di creare competenze per il governo della Sardegna ma una colonizzazione, attraverso l’imposizione di cultura altra che è tesa a sradicare la nostra civiltà e promuovere l’integrazione con il subdolo messaggio di essere fidati difensori dei valori e degli interessi dell’Italia una colonizzazione del sapere e dell’immaginario, che ci sradica, depotenzia e umilia due volte: in primo luogo levandoci l’alimento che ogni popolo trae dalla sua esperienza storica, dalla sua capacità di aver prodotto civiltà e cultura nazionale, in secondo luogo in quanto ci chiude al mondo (che, piaccia o no allo Stato italiano, non finisce né nella Sicilia né nelle Alpi) alla possibilità di conoscerlo e trarne stimoli e occasioni di crescita.
E a cosa serve questa opera di assoggettamento? A snazionalizzarci, a farci diventare fidati difensori di valori e interessi non nostri, a chiuderci nel centralismo italiano, nelle sue riforme incompiute e nei suoi ideologismi. Insomma, a castrarci nelle nostre potenzialità più intime. Con la negazione della lingua sarda, ossia la lingua madre di molti di coloro che oggi insegnano in Sardegna, e con il totale oblio verso la nostra storia i risultati non posso essere che questi.
Fortunatamente molti insegnanti, prime vittime nel processo della scuola della nazione italiana, spinti da spirito di sacrificio e coscienti della loro delicata missione, riescono a sopperire alle lacune strutturali del sistema educativo italiano e contrastare il progetto di snazionalizzazione dei sardi che ci sta spingendo al suicidio antropologico.
Tutto questo avviene col complice silenzio del Parlamento sardo.
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Isgàrrica s’artìculu: 2006-09-16 – Istruzione, iRS sul posizionamento del livello scolastico in Sardegna
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