22 aprile 2006
La vicenda che vede protagonista l’ENAC e le compagnie low cost EasyJet e Ryanair sancisce l’ennesima riprova del fallimento della legge sulla nuova continuità territoriale per i Sardi.
Questa legge, varata dai partiti italiani, è stata fatta passare come un’utile disposizione ottenuta grazie all’autonomia e alla specialità della Regione Sardegna e come garanzia del diritto alla mobilità dei sardi. In realtà, nella sua applicazione, questa legge non è altro che l’attuazione di un ritorno al monopolio in favore di alcune compagnie aeree a scapito di passeggeri e viaggiatori sardi.
Prendiamo atto della totale immobilità della classe politica sarda incapace di intervenire coraggiosamente per sancire una volta per tutte il diritto del popolo sardo ad usufruire del diritto alla continuità territoriale con il continente Europeo e ribadiamo la necessità di essere indipendenti da logiche italiane di carattere monopolistico che impediscono lo sviluppo economico e lo scambio di conoscenze.
Mai come in questo momento è necessaria una seria e concreta riflessione al fine di creare i giusti presupposti per poter dare al popolo sardo una propria compagnia nazionale di bandiera che possa soddisfare tali necessità.
Consideriamo la decisione dell’ENAC che impedisce la prosecuzione delle rotte Olbia-Milano e Alghero-Roma per EasyJet e Ryanair un provvedimento scellerato atto ad impedire la libertà del popolo sardo di poter usufruire della totalità delle offerte in un mercato sempre meno libero e restrittivo.
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Isgàrrica s’artìculu: 2006-04-22 – iRS su continuità territoriale. Continuità territoriale monopolistica
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