Arrivano sei navi cariche di rifiuti. Il governatore Soru le accoglie a braccia aperte come ha fatto qualche mese fa. In nome di una non meglio definita solidarietà si fanno salpare le navi verso i nostri lidi così da abbellire Napoli per ospitare il consiglio dei ministri italiano.
Tutto sembra ripetersi. Eppure qualcosa cambia.
Dopo le barricate demagogiche del centrodestra italo/sardo in occasione dell’arrivo dei primi rifiuti italiani in Sardegna si realizza quanto iRS aveva denunciato nei giorni caldi di porto canale. Non c’era nessun reale interesse da parte degli esponenti dell’attuale PDL a contrastare l’arrivo dei rifiuti incontrollati della Campania, se non quello di cavalcare l’onda dell’azione indipendentista e del sentimento popolare. Attivarsi e lottare solo per guadagnare qualche voto non serve a niente se non si ha una visione d’insieme, un percorso definito e coerente che porta a volere un vero benessere per il proprio popolo.
Ora che il primo ministro italiano ordina di spostare i rifiuti verso la Sardegna i piccoli uomini del centro-destra italo/sardo obbediranno.
iRS continuerà invece la sua attività sincera contro questo scempio gravissimo. Come ha fatto quando c’era al potere il centro-sinistra italiano così ora che ha vinto il centro-destra. L’unica costante in questi giochi politici, che vanno come al solito a scapito dei sardi, è la ferma posizione di iRS contraria ieri come oggi all’utilizzo della Sardegna come discarica.
Assemblea Nazionale iRS
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Isgàrrica s’artìculu: 2008-05-28 – I rifiuti sono di destra e di sinistra
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NOVITA’
– Foto: Gavino Sale arrestato dalla Polizia
– Il Giornale di Sardegna racconta l’azione di iRS
VIDEO E FOTO
– Foto. 130 immagini dell’azione di iRS al Porto Canale.
– Videoclip di iTB sull’azione al porto canale
DOCUMENTI CORRELATI
– Firma la petizione online sulla questione rifiuti.
– Rassegna stampa degli articoli sulla conferenza stampa di iRS
– Video dei servizi dei TG sardi sulla conferenza stampa
– Video completo della conferenza stampa (iTB)
– Cronaca degli eventi al porto-canale di Cagliari
– iRS condanna eventi violenti. I media criminalizzano l’indipendentismo, iRS non ci sta.
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28/05/2008 | 19:31 | COMUNICATO DI iRS
Rifiuti? Intanto blocchiamo le esercitazioni.
iRS sfida lo Stato e la Regione
iRS ritiene che ancora una volta la classe politica sarda, accettando passivamente e acriticamente i rifiuti, dimostri il suo disinteresse per il bene e per gli interessi dei sardi. Lo dimostra il fatto che i politici sardi sono pronti a far valere il principio delle soluzioni di emergenza a salvaguardia della salute della Campania ma non gli passa minimamente per la testa di chiedere lo stesso provvedimento per una minaccia che grava costante sui sardi e che da anni miete vittime in forma di tumori e non solo: vale a dire l’illegale – stando alle stesse leggi italiane e europee – presenza in Sardegna del 63% del territorio militare dello Stato italiano e la continua esplosione e sperimentazione di bombe, anche all’uranio impoverito, sul nostro territorio e sulle nostre teste.
iRS, che ha sempre dimostrato onestà morale e lucidità di giudizio, non può che opporsi a questa sproporzione, a questa beffa, fra una “solidarietà imposta” dallo Stato italiano e una “giustizia negata” ai sardi dallo Stato stesso. Se è vero che 2000 tonnellate di rifiuti non sono poi così tante, che il Casic li può smaltire facilmente e, soprattutto, che queste arrivano in Sardegna a difesa di un principio di salvaguardia della salute di altre persone allora, prima di portarcele, si dia un segnale di equità: sulla base del “principio di precauzione” sancito dalla Conferenza di Johannesburg del 1999-2002 si dichiari la sospensione per due anni delle esercitazioni militari in Sardegna. Si applichi lo stesso principio che è entrato in vigore in Italia per l’aerea di Porto Marghera. Faccia la Regione Sardegna quello che avrebbe dovuto fare da tempo: pretenda equità e dignità nel nome del bene dei sardi.
Se così sarà, se per due anni si garantirà la salvaguardia della salute dei sardi e un ripensamento generale sulla presenza militare italiana sul territorio della nazione sarda, sarà possibile dialogare seriamente. In caso contrario iRS continuerà, come ha già fatto e sta facendo in queste ore, ad opporsi in forma nonviolenta a questi atti di ingiustizia nei confronti dei sardi.
Franciscu Sedda e Gavino Sale
in rappresentanza dell’Assemblea Nazionale di iRS
Indipendèntzia – Repùbrica de Sardigna
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NOVITA’
– Foto: Gavino Sale arrestato dalla Polizia
– Il Giornale di Sardegna racconta l’azione di iRS
VIDEO E FOTO
– Foto. 130 immagini dell’azione di iRS al Porto Canale.
– Videoclip di iTB sull’azione al porto canale
DOCUMENTI CORRELATI
– Firma la petizione online sulla questione rifiuti.
– Rassegna stampa degli articoli sulla conferenza stampa di iRS
– Video dei servizi dei TG sardi sulla conferenza stampa
– Video completo della conferenza stampa (iTB)
– Cronaca degli eventi al porto-canale di Cagliari
– iRS condanna eventi violenti. I media criminalizzano l’indipendentismo, iRS non ci sta.
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CRONISTORIA DELL’AZIONE NONVIOLENTA DEL 28/05/2008
iRS blocca i tir di rifiuti italiani.
Azione nonviolenta di iRS: bloccati 30 camion di rifiuti diretti al Tecnocasic.
ore 20:40 | iRS termina il blocco a seguito della parola data da Cicitu Morittu, assessore all’Ambiente. iRS esprime felicità per la buona riuscita dell’azione nonviolenta che mira ad invertire questo atteggiamento di sottomissione della Sardegna all’Italia. Il nostro modo di approcciarci alla vita deve essere consapevole e libero e non soggiogato ad altri interessi se non quello del benessere dei sardi.
ore 20:15 | Cicitu Morittu garantisce a iRS che porterà la questione delle servitù militari in consiglio regionale.
ore 19:45 | Gavino Sale parla con l’assessore all’Ambiente Cicitu Morittu intervenuto per trattare con iRS. Aumentano le persone presenti al blocco. Sono presenti giornalisti e molti attivisti di iRS che in modo nonviolento stanno manifestando la loro contrarietà all’importazione di rifiuti italiani in Sardegna.
ore 19:30 | Il blocco continua. Una strada laterale permette la decongestione del traffico per le macchine dei privati cittadini.
ore 19:00 | La situazione sembra tranquilla. La polizia è in tenuta antisommossa.
ore 18:50 | Una trentina di camion sono in fila indiana sulla dorsale che collega l’ingresso del Tecnocasic con la strada statale 195.
ore 18:30 | iRS – indipendèntzia Repùbrica de Sardigna ha appena bloccato i camion provenienti dall’Italia a circa 300 metri dalla Tecnocasic tra le macchine della polizia e i camion dell’immondizia.
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RASSEGNA STAMPA
L’UNIONE SARDA | 28/05/2008
Rifiuti campani, lo sbarco rinviato a domani
Lo slittamento è stato deciso per consentire l’arrivo in città degli autisti degli auto compattatori.
Il centrodestra intanto insorge: il nuovo carico è una decisione che proviene dal Governo Prodi.
Per una settimana i rifiuti del cagliaritano saranno smaltiti nella discarica di Villacidro
[…] Intanto il movimento indipendentista Irs contesta l’arrivo di un nuovo carico di rifiuti campani.”Prepariamo azioni di resistenza passiva pacifiche ? ha detto Gavino sale, leader dell’Irs – per non subire questa decisione e creare una rottura concettuale: si devono ficcare in testa che la Sardegna non è nè una discarica nè un poligono di tiro. Le quantità dei rifiuti che arriverà ? ha aggiunto Sale – è irrisoria e non risolve i problemi che sta vivendo la Campania”.
Sull’invio in Sardegna del quarto carico di rifiuti proveniente dalla Campania, protesta il centrodestra precisando che si tratta di un provvedimento del precedente Governo. Lo stesso premier Berlusconi sarebbe intervenuto per bloccare la nave della Ustica Lines.
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L’ALTRA VOCE | 29/05/208 | di Cinzia ISOLA
Nave in rada, rifiuti in alto mare
Presidi a terra dell’iRS di Sale
Dal Pdl solo protesta via stampa
Sbarco rinviato: i rifiuti galleggiano ancora in rada e sbarcheranno nel porto solo oggi. Ma intanto, per ora, in campo sono scesi solo gli indipendentisti dell’iRS. Il resto sono solo parole e lettera morta affidata ai comunicati del centrodestra che prosegue la protesta d’ufficio. Di più non si può e non si deve fare: sono lontani i tempi in cui sventolavano i tricolori dell’allora Forza Italia e quelli dell’Alleanza nazionale.
E non sono affatto annunciate barricate sotto le insegne del Popolo delle libertà. Del resto, l’Unione sarda assicura che Berlusconi ci ha pure provato a fermare la nave. Ma lui, persino lui, il leader che tutto comanda e decide, nulla ha potuto: figurarsi quattro parlamentari, qualche militante sorretto da bandiere sventolanti. Inutile affidarsi anche al gommone anti-rifiuti dell’uomo di mare Ignazio Artizzu.
La protesta, la strategia e la resistenza pacifica è ritornata tra le braccia di Gavino Sale e dell’iRS. Erano tra i pochi a crederci davvero a quell’affronto puzzolente che trattava l’Isola come colonia- discarica. Senza strumentalizzazioni politiche dell’ultima ora in versione anti Prodi e soprattutto anti-Soru. E infatti, ieri, di primo mattino c’erano solo loro a monitorare movimenti, a studiare strategie per protestare contro l’arrivo del cargo-cassonetto.
Neppure il rinvio delle operazioni di scarico li ha fatti desistere: sono pronti all’azione e sono in guardia. Stavolta non sembra esserci voglia di “infiltrarsi” tra le fila del centrodestra. Del resto anche a gennaio il grosso del lavoro lo fecero gli indipendentisti: gli altri non avrebbero neppure scavalcato un muro di cinta senza sgualcirsi giacca e cravatta.
Certo Pili si guadagnò una testata in divisa, ma il resto fu piuttosto un defilé istituzionale. A parte Antonello Liori che con i militanti indipendentisti ha in comune un passaggio in questura sul pullman delle forze dell’ordine.
Ma c’è ancora tempo: la nave raggiungerà il porto canale oggi. Visto il ritardo della Carlo Morace, possono sempre fare un salto per dar manforte alle proteste di coloro, che credendoci davvero, gli offrirono senza volere un’ottima vetrina propagandistica senza sporcarsi le mani. Stavolta non sembrano disposti neppure a sentire la puzza dei rifiuti napoletani: parole e comunicati a distanza.
Come quelle del leader Cavaliere che nulla ha potuto contro le scelte scellerate del suo predecessore. Se non far riferire dagli uffici della presidenza del Consiglio che lui “ci ha pure provato a fermare” quello sbarco. In Sardegna, l’Isola che non nomina più neppure per salvarla dai rifiuti di Prodi.
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SARDEGNA OGGI | 29/05/2008
Rifiuti napoletani al Casic: bloccati da guasto e da Irs
E’ cominciato poco dopo le ore 14 lo sbarco nel porto canale di Cagliari dei camion compattatori con i rifiuti provenienti da Napoli, arrivati ieri nel Golfo di Cagliari a bordo del traghetto Carlo Morace e rimasto alla fonda in rada in attesa degli autisti arrivati col traghetto della Tirrenia proveniente da Napoli. […] Blocco di quasi due ore organizzato dall’Irs.
CAGLIARI – Un guasto tecnico ha rallentato per alcune ore lo sbarco dei camion compattatori arrivati nel porto canale di Cagliari col traghetto “Carlo Morace”. Si tratterebbe di un problema alla rampa di accesso che si sarebbe bloccata prima della completa apertura.
I meccanici di bordo hanno lavorato per sistemare l’apparato che avrebbe avuto problemi anche all’imbarco dei mezzi. Il ritardo (i camion sono scesi dalla nae solo alle 18:10) ha di fatto favorito i manifestanti il cui numero è progressivamente aumentato. […] L’Irs ha effettuato un posto di blocco pacifico sulla strada ad un chilometro dall’impianto di smaltimento del Casic con alcune auto in un blitz a sorpresa. Solo dopo l’intervento dell’assessore regionale dell’Ambiente, Cicito Morittu il blocco, alle 20:10, è stato rimosoo.
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LA NUOVA SARDEGNA | 29/05/2008
«Soru chieda lo stop alle esercitazioni»
Sale (Irs): basta con la solidarietà a senso unico.
Forniti di viveri, cannocchiali, telefoni e computer con connect card, gli indipendentisti dell’Irs aspettano da tre punti vedetta (il parcheggio Auchan, Giorgino e la scalinata della chiesa di Bonaria) l’arrivo della nave olezzante di rifiuti. E dal leader Gavino Sale, già protagonista della contestazione a gennaio, parte immediata la richiesta a Soru: «Paghiamo già un prezzo alto alla solidarietà, il presidente della Regione chieda una moratoria di almeno due anni sulle esercitazioni militari come riequilibrio». «Basta piegare la schiena, dobbiamo avere un colpo di reni per difendere la nostra isola che non può essere solo mondezzaio e poligono di tiro – prosegue il leader di Indipentzia Repubrica de Sardigna -. Ci vuole un atto di coraggio che ci metta alla pari con lo Stato italiano, e auspichiamo che Soru lo faccia. La disponibilità non può essere sempre e solo unilaterale». Gli attivisti dell’Irs, tanti giovani e «bene organisados» non saranno presenti al porto canale dove ormeggerà il traghetto «Carlo Morace» carico di immondizia. «Ma in ogni caso saranno le condizioni che si creeranno a farci prendere le iniziative che riterremo più opportune», avverte Sale che ha chiamato a raccolta i suoi attivisti per una manifestazione pacifica. Disordini, insomma, non se ne annunciano, qualche sorpresa forse sì. Perché il fatto è che «tutte le regioni ai rifiuti campani hanno detto no, cos’è cussa cosa per cui noi invece ce li prendiamo? Cosa stiamo insegnando ai nostri figli? E se ci prendiamo i rifiuti, almeno ci diano la possibilità di uno stop alle esercitazioni militari che, è accertato, significano morte. Se solidarietà vogliamo dare alla Campania, si sappia che noi dell’Irs siamo pronti a ospitare i bambini intossicati dalla diossina». […]
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IL GIORNALE DI SARDEGNA | 29/05/2008 | di Marco MOSTALLINO
Un bastimento carico di puzza tra le onde distratte del potere
Voci di nuove navi si rincorrono, l’approdo slitta di un giorno ma la Regione non ne sa nulla
Da lontano la nave puzzolente è una banderuola, scossa dallo scirocco che spazza il golfo. La “Carlo Morace” della Ustica Lines attende il via libera della prefettura per scaricare i novantadue camion pieni di immondizia in condizioni sempre peggiori. Giorni, forse settimane sotto il sole di Napoli prima di essere raccolta. Poi l’umidità, che filtra nei compattatori di Fibe (società di Impregilo) e il marciume aumenta. Prima l’annuncio dello scarico in mattinata, poi il rinvio a oggi, Padre Eolo e signor prefetto permettendo. Tutto slitta, gli autisti hanno perso il traghetto da Civitavecchia. Il personale già altre volte si era rifiutato di far la traversata Napoli-Cagliari a bordo di un cargo fetido. Allora, tutti sulla Tirrenia, ma con un giorno di ritardo, visto che martedì sera, spiegano da Fibe, «le operazioni di carico si sono prolungate a causa di problemi col verricello e con il carro-ponte della nave».
MA C’È DELL’ALTRO. La notizia del rinvio dello sbarco viene diffusa dalle autorità dopo che gli indipendentisti di Irs annunciano che la protesta non sarà in banchina, dove invece è schierata Sardigna Natzione di Bustianu Cumpostu che appende ai cancelli pupazzi con la scritta “Soru”. «Non saremo presenti al porto canale – spiega invece Gavino Sale – ma ci siamo mobilitati in tre punti della costa, pronti a muoverci. Il portale internet di Irs terrà aggiornati sullo sviluppo della situazione e chiamerà a raccolta tutti coloro che vorranno partecipare». Appuntamento a oggi, con una sfida: «Auspichiamo – è la proposta di Sale – che il presidente Soru chieda una moratoria di almeno due anni sulle esercitazioni militari per riequilibrare la solidarietà nazionale che col nuovo arrivo di ri fiuti e i giochi di guerra è tutta a sfavore dell’isola». Difficile, visto che Soru aveva già detto il suo no alle esercitazioni, ma la Difesa non l’ha manco ascoltato: e dire che al ministero sedeva il sassarese Arturo Parisi, per giunta membro del cosiddetto “governo amico”. Sale e Cumpostu perlomeno tengono duro, mentre il resto del fronte s’è sfaldato.
Mauro Pili al porto non si vede, e non ci sono più nemmeno i militanti di Alleanza nazionale. La spazzatura, in gennaio, la mandava Prodi. Ora a Palazzo Chigi siede Berlusconi e il manovratore non va disturbato, neppure se manovra un cargo di monnezza che con Prodi avvelenava la Sardegna, adesso la devono aver ben lavata e magari stirata visto che Piergiorgio Massidda, coordinatore di Forza Italia, «preannuncia un’interrogazione» per chiedere lo stop del flusso di rifiuti. A scriverla e presentarla un’interrogazione porta via dieci minuti, ma Massidda «preannuncia » e dopo si vedrà. L’importante nelle crisi è mantenere la calma. La Regione insegna. All’ora di pranzo, il tg di Sky dice che «altre navi di rifiuti stanno partendo da Napoli per la Sardegna ». Ma l’assessore all’Ambiente al telefono non perde il sangue freddo: «Non mi risulta » fa Cicito Morittu. Come, non le risulta? Ma è vero o non è vero? «Non mi risulta, poi cosa accade nel mondo io non lo so». Assessore, e il rinvio dello sbarco? «Nessuno mi ha informato di problemi logistici. E poi sapevo che la nave doveva scaricare tra le due e le tre». Grazie assessore, sono le quattro passate.
[…] Bocche cucite sulla manifestazione di resistenza passiva studiata dall’Irs. Il loro leader, Gavino Sale, ha detto di avere uomini disposti in tre punti della costa «pronti a muoversi quando le condizioni saranno favorevoli ».