27 maggio 2009
iRS – indipendèntzia Repùbrica de Sardigna, in questo momento tragico, esprime la sua vicinanza alle famiglie delle vittime. Ma ciò che è accaduto a Sarroch il 26 Maggio 2009 è un fatto che non riguarda esclusivamente parenti e amici, bensì ci riguarda tutti.
Tecnicamente dovremmo descrivere e valutare l’accaduto come un “errore umano” degli operatori di una ditta esterna, in realtà, a nostro avviso, le pressioni dei vari “capi” e il sistema degli “appalti parafulmini e pararesponsabilità” della Saras, hanno indotto e inducono i lavoratori a “correre”, a velocizzare il lavoro incrementando in questo modo le probabilità d’incidente.
Le condizioni di sicurezza delle ditte esterne non sono regolamentate dalla Saras, ma l’azienda italiana cede in appalto diversi lavori non ordinari e spesso pericolosi per evitare così di ritrovarsi in situazioni “imbarazzanti” di difficile gestione.
A tal proposito iRS chiede per quale motivo la Saras abbia tentato e stia tuttora tentando di bloccare con azioni legali il documentario “Oil” realizzato dal giovane regista Mazzotta. Che tale dinamica sia la conferma della giustezza delle questioni che il film porta all’attenzione pubblica, come il tema della sicurezza sul lavoro o dei danni alla salute di operai e cittadinanza?
Quello del 26 Maggio non è stato un incidente: c’è un sistema da rivedere e correggere, c’è un polo industriale da trasformare.
In quali e a quali condizioni vogliamo lavorare? Come e cosa vogliamo sia prodotto nel polo industriale? Urge un piano di uscita dalla forma di economia industriale sarrocchese in cui gli attuali vertici non siano più i protagonisti e in cui la comunità sia coinvolta nella progettazione di una riconversione possibile, necessaria.
È ora di virare verso nuove sensibilità e nuove ottiche che guardino alla vita e all’ambiente come a un bene assoluto.
Est s’ora de sa vida!
iRS – Sarroch
iRS – Assemblea Nazionale
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Isgàrrica s’artìculu: 2009-05-27 – iRS abbraccia le famiglie degli operai di Sarroch
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