iRS Nùgoro sugli incresciosi fatti verificatisi a Ottana

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10 febbraio 2010

In merito ai fatti accaduti nella notte scorsa a Ottana, iRS Nùgoro esprime la propria solidarietà al dimissionario assessore comunale al lavoro Nicolino Pittalis, rimasto vittima di un attacco dinamitardo.

L’attentato all’ex amministratore locale ed ex sindacalista, solo l’ultimo di una lunga serie di attacchi alle istituzioni, è sintomatico del degrado politico e sociale in cui versa il centro Sardegna.
Non c’è da stupirsi se gli amministratori locali della Sardegna si sentono continuamente lasciati soli in balia della frustrazione, talvolta espressa in forme profondamente discutibili, di una popolazione seriamente provata dalla crisi occupazionale.
Questa è la politica statale italiana avvallata da tutta la classe politica autonomista indistintamente. Lo Stato in Provincia di Nuoro, come in Sardegna del resto, disinveste, chiude fabbriche, uffici, scuole, università. La Regione è impotente e non utilizza neanche i piccoli poteri che l’autonomia consente e la classe politica locale organizza marce, passeggiate e scioperi contro se stessa perché trovare un nemico è sempre più semplice che fare autocritica.
È di pochi giorni fa il rapporto della guardia di finanza sull’appropriazione indebita di finanziamenti pubblici da parte delle aziende del contratto d’area di Ottana, oggi praticamente tutte chiuse.

Nel confermare la solidarietà a chi come in questo caso subisce atti di violenza di questo tipo, iRS rilancia la sua proposta che non può non prescindere da un progetto serio e concreto che abbia due pilastri fondamentali: la riconversione e il risanamento ambientale.
La prima affinché si creino attività produttive tecnologicamente avanzate al servizio del settore agroalimentare, dell’artigianato e delle fonti rinnovabili del comparto estrattivo, in particolare del talco di Orani (quest’ultimo produce materia prima di qualità grazie alla quale nei vari distretti industriali italiani si creano migliaia di posti di lavoro nella realizzazione di prodotti finiti, mentre al nostro territorio rimangono le briciole e il lavoro “sporco”). La seconda mirata al risanamento ambientale, pagato da chi negli anni ha creato inquinamento e attraverso il quale si potrebbero ricollocare i lavoratori oggi in cassa integrazione.

Coordinamento Politico Regionale, iRS Nùgoro

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