Oggi il Parlamento dell’Irlanda del Nord ha eletto per la prima volta in quasi 40 anni il suo Ministro di Giustizia e Polizia, incarico fino ad oggi ricoperto dai responsabili di Londra.
Fu l’Accordo del Venerdì Santo, nel 1998, a prevedere questo trasferimento di poteri ma fino ad oggi le forti preoccupazioni dal lato unionista e le pressioni repubblicane ne avevano reso impossibile l’attuazione.
Da oggi il Governo dell’Irlanda del Nord, composto dagli unionisti del DUP-Democratic Unionist Party (30% dei voti) e dai repubblicani dello Sinn Féin (27%), potrà avvalersi di una nuova struttura che sarà chiamata a gestire la Polizia e la Giustizia, il sistema carcerario e i tribunali.
Per la prima volta in quasi 40 anni l’Assemblea Nordirlandese potrà elaborare la sua politica in tema di legislazione penale e civile. A Londra rimane il controllo di alcuni aspetti ritenuti strategici come l’Agenzia per il Crimine Organizzato e i servizi segreti.
Il nuovo Ministro di Giustizia è David Ford, di padre gallese e madre nordirlandese, eletto tra i responsabili dell’APNI-Alliance Party of Northern Ireland, il piccolo partito aconfessionale nato per superare le divisioni tra fazione protestante e cattolica. Per accordo tra entrambe le parti il responsabile di un settore così cruciale per la società nordirlandese non avrebbe potuto essere scelto né tra le file del DUP né dello Sinn Féin.
“Un bel giorno per l’Irlanda del Nord, oggi il governo della politica e della giustizia tornano a casa”. Questo è stato il commento dei rappresentanti parlamentari del Democratic Unionist Party.
L’elezione di Ford è avvenuta esattamente un’ora dopo l’esplosione di un’autobomba rivendicata da un gruppo dissidente dell’IRA che si oppone al processo di pace. L’attentato non ha provocato feriti ma solo danni materiali.
“Sono chiaramente persone che vogliono protestare contro la devoluzione dei poteri all’Irlanda del Nord, purtroppo potranno accadere ancora incidenti di questo tipo nei prossimi giorni. Sappiamo che la devoluzione di questi poteri non sarebbe stata facile. C’è gente disposta a turbare il processo”, ha dichiarato Basil McCrea, membro del Partito Unionista.
L’autonomia di cui ora dispone l’Irlanda del Nord raggiunge quasi il livello di quella della Comunità Autonoma Basca rispetto allo Stato spagnolo. Il tassello della Giustizia e della gestione della Polizia è un passo importante: per i repubblicani gli organi di sicurezza pubblica sono sempre stati un simbolo di repressione, nella vecchia Polizia nordirlandese nove poliziotti su dieci erano protestanti.
Il processo di pace avviato 13 anni fa e gli accordi da esso scaturiti sono finalmente applicati. La piccola minoranza repubblicana contraria agli accordi difficilmente riuscirà a rovinare il prezioso, complicato e responsabile lavoro dei principali attori di tale processo.
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Franciscu Pala
Responsabile Nazionale Formazione iRS
1 commento
Indubbiamente quanto accade nell’Irlanda del Nord è assolutamente indicativo di come, all’interno di una democrazia compiuta come quella britannica, vi sia lo spazio per delle autonomia amministrativa ottenuto in maniera pacifica.
Non meno, occorre considerare che l’Irlanda del Nord era de facto un’enclave inglese in suolo Irlandese, contrasti religiosi simili a quelli dell’Europa del 17° secolo, 40 anni di pseudo guerra civile con il più agguerrito esercito/non esercito che l’Europa vedesse dai tempi delle guerre partigiane nella seconda guerra mondiale.
Pertanto IRS può e deve ispirarsi a situazioni quale questa appena accaduta, ma tenere bene a mente che solo con una sincera e massiva presa di coscienza in Sardegna sia proponibile qualcosa di analogo a quanto accaduto or ora in Irlanda.