Storico risultato elettorale: iRS raddoppia i consensi ancora una volta. Guarda i risultati

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iRS ringrazia tutti i suoi elettori, tutti gli attivisti, i sostenitori e i simpatizzanti per il magnifico risultato ottenuto. I sardi hanno dimostrato in questa tornata elettorale che c’è un forte desiderio di cambiamento e che solo iRS riesce a interpretarlo.

La primavera indipendentista ha travolto tutti. Grazie mille per la passione con la quale ci avete sostenuti. Sempre più persone sono consapevoli di cosa è giusto per noi stessi, ora l’indipendenza e la felicità sono più vicini.

Fintzas a sa Repùbrica de Sardigna!

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1 commento

  1. andrea.randaccio on

    Il risultato della competizione elettorale, che peraltro vede IRS raddoppiare i propri voti, tuttavia non deve trarre in inganno. I risultati infatti sono di difficile analisi.
    Infatti IRS ha ottenuto risultati consistenti solo in situazioni dove vi sono leader riconosciuti (Gavino Sale in Tàtari ) o una presenza sul territorio radicata (in Nùgoro et Aristanis, per esempio) come peraltro ben illustrato all’interno del grafico.
    Pure in aree a componente elettorale potenzialmente vicine ad IRS (Campidanu et Ogiastra) i risultati non sono stati così eclatanti, mentre come era prevedibile in Gaddura non è passato il messaggio.

    A mio avviso l’unità delle forze indipendentiste è la conditio sine qua non per la creazione di una forza politica che aspiri ad essere Natzione; sarebbe la prima critica che gli avversari muoverebbero a IRS, continuando rimestare la solita minestra dei “pocos locos y mal unidos”.
    Gli esempi dei partiti che hanno portato poi i loro popoli all’indipendenza certo non passa per distinguo magari non secondari (penso a quanto accadde in Irlanda per esemio) ma per certo in questo moemnto, ancor più di altri, è necessaria l’uinone delle forze indipendentiste, che formerebbero quindi quella massa critica di cui il movimento indipendentista necessita per avere dapprima rilevanza a livello egionale (tutt’oggi non presente) e quindi in parlamenti italiani.

    IRS, infatti, non fa ancora paura, nè vista ancora come chi davvero può essere protagonista della scena politica isolana. L’iconografia comune, infatti, vede ancora il movimento come un gruppo di simpatici utopisti dall’italianoa approssimativo vestiti in velluto che si arrabattano in questioni senza senso compiuto tipo una battaglia della quale la stragrande maggioranza degli stessi Sardi non conosce l’esistenza.

    Il mio pensiero è che invece IRS deve diventare antipatica, rendersi fastidiosa al potere sollevando questioni reali come quella dell’eolico o delle tasse inique sugli agricoltori, e che smascheri ogni situazione (e ce ne sono a bizzeffe) in cui i partiti del continente latitano o semplicemente non fanno l’interesse della Sardegna.
    Il mio auspicio, dunque, è che IRS diventi davvero movimento di popolo, diventando appunto quanto nel suo acronimo, Repubrica del Sardigna.

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