Ulìana, Monte Maccione – 26 e 27 de frearzu 2011
Si è conclusa domenica 27 febbraio con successo la seconda edizione della “I3- iRS, Iscola de Indipendentismu”, svoltasi presso l’Hotel Monte Maccione a Oliena. Una vera e propria scuola di formazione, tenutasi in due giornate, aperta a simpatizzanti, sostenitori e attivisti di iRS, che conferma, ancora una volta, l’attenzione del movimento verso questo tipo di iniziative e la sempre maggiore tendenza al confronto e al dialogo con i vari settori della società sarda.
Particolarmente ricco il programma.
Nella mattinata di sabato i lavori sono stati aperti da Giampiero Carta di iRS Aristanis, ideatore e regista dell’iniziativa, che ha avuto il compito di introdurre la prima lezione, una retrospettiva storica curata da Antoni Flore, studioso di storia e coordinatore regionale di iRS Aristanis, che ha riletto in chiave politica alcune figure del banditismo sardo.
E’ stata poi la volta di Vittorio Sanna: il noto giornalista sportivo di Videolina ha approfondito il rapporto tra il calcio e l’identità nazionale sarda, ricordando in particolare come alcuni dei momenti più importanti vissuti dal Cagliari siano coincisi con particolari periodi storici attraversati dalla Sardegna.
L’innovativo tema della “Permacultura” è stato invece affrontato da Luca Denti, agronomo, che ha spiegato come con interventi semplici e mostrando una maggiore attenzione per le tecniche e conoscenze del passato sia possibile raggiungere l’autosufficienza in campo agricolo.
Molto apprezzata dall’attenta platea la lezione tenuta da Roberto Petretto, redattore de La Nuova Sardegna, che ha dimostrato con alcuni pertinenti esempi, le regole fondamentali per una corretta scrittura di un comunicato stampa.
Particolarmente coinvolgente l’intervento di Andrea Riccio, formatore free-lance, incentrato sugli assiomi della comunicazione e i segreti del marketing.
In serata si è, quindi, tenuta una vivace tavola rotonda sulla crisi del comparto agro-pastorale in cui, sotto l’attenta moderazione della giornalista Nadia Cossu, sono intervenuti Enrico Lobina del progetto “Terra e Soberania”, Priamo Cottu esponente dell’MPS e Antonello Salis del CNA agroalimentare Italia.
Al politologo Carlo Pala il ruolo di apripista per quanto riguarda la giornata di domenica, con una precisa analisi sulle forme e le differenze tra gli indipendentismi del passato e quelli del presente.
Lo studioso Diegu Corràine ha rimarcato, invece, la fondamentale importanza che deve assumere la lingua sarda anche e soprattutto nei movimenti e nei partiti indipendentisti dell’isola.
La non dipendenza, l’autosufficienza energetica e i danni alla salute dei sardi causati da 60 anni di politica autonomista in campo industriale, sono al centro dell’intervento del medico Pitzente Migaleddu, che accogliendo l’invito di Diegu Corràine decide di usare la lingua sarda per il suo discorso.
Eugenio Campus, autore del coraggioso romanzo ambientato a Quirra “Il pettine senza denti”, ha approfondito la relazione tra comunicazione sociale e narrativa, coadiuvato da Bettina Pitzurra, di iRS Casteddu, esperta delle problematiche legate all’ormai tristemente celebre poligono militare.
La I3 si è chiusa, in un clima festoso e rilassato, con un’esibizione “unplugged” dei Cordas et Cannas, ospiti a sorpresa della serata, che hanno eseguito alcuni dei cavalli di battaglia del loro ormai ultra-trentennale percorso artistico e musicale.
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa e, in particolare:
iRS Ulìana, iRS Nuoro e iRS Aristanis; i relatori tutti; il Presidente Gavino Sale e l’attivista di iRS Aristanis Giampiero Carta; il personale dell’Hotel Enis Monte Maccione, i partecipanti tutti e i Cordas et Cannas.