Castelsardo deve essere dichiarato comune denuclearizzato

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iRS affida a due consiglieri di maggioranza e opposizione la proposta di delibera in consiglio

iRS CaltedduSardu, in vista del referendum consultivo del 15 maggio 2011, appuntamento in cui la Nazione sarda è chiamata ad esprimere il proprio parere sulla presenza di centrali nucleari e di depositi di scorie radioattive sull’isola, prende fermamente posizione su questo attuale ed importante tema chiedendo ufficialmente la denuclearizzazione del territorio comunale.

La dichiarazione ufficiale di Castelsardo come comune denuclearizzato da parte della locale amministrazione, rappresenterebbe infatti un atto di fondamentale importanza per il territorio e la Sardegna, piccolo grande passo che permetterebbenon solo di scongiurare la costruzione di centrali nucleari ma anche il passaggio di carichi di scorie radioattive. «Una città come la nostra, dal grande e riconosciuto potenziale turistico, con una consolidata attività ittica ed una nascente e promettente produzione agricola – affermano con forza e convinzione gli attivisti del movimento castellanese -, non può che dichiararsi contraria anche solo ad una possibile eventualità legata alla costruzione di impianti nucleari o al transito di scorie radioattive nei nostri porti e sul nostro mare».

Considerata l’importanza della questione in esame e per evitare inutili polemiche dannose e poco funzionali alla risoluzione del problema, iRS CaltedduSardu ha deciso di affidare la proposta di delibera contro il nucleare a un componente dell’attuale maggioranza e a uno dell’opposizione, in quadro di piena trasversalità lontana dai giochi di potere ma orientata al puro e reale raggiungimento dell’obiettivo. Saranno quindi i due rappresentanti eletti dalla popolazione di Castelsardo ad avere il compito di proporla contemporaneamente in consiglio comunale.

A margine della proposta, ed alla base della proposta stessa, gli attivisti, i sostenitori e i simpatizzanti di iRS CaltedduSarduinvitano quindi tutti i loro concittadini a votare SI” contro il nucleare al referendum consultivo del 15 maggio 2011. La Sardegna è infatti la prima Nazione a potersi esprimere dopo il terribile disastro giapponese che ancora una volta ha confermato la pericolosità del nucleare e i danni irreparabili e, soprattutto, non ancora calcolabili ai quali sono stati, sono e saranno esposti i territori nei quali sono presenti le centrali. Il voto del 15 maggio 2011 rappresenta un crocevia importante, un “esame di maturità” per il popolo sardo che ha informazioni, numeri e testimonianze tangibili dei rischi per poter valutare la sua scelta: «Avremo addosso gli occhi di tutto il pianeta puntati, un’occasione irripetibile per mandare un messaggio chiaro e deciso – spiegano gli attivisti di iRS – e per dimostrare che i sardi vogliono essere sovrani sulla loro terra ».

Scarica il PDF  10 18.04.2011 Denuclearizzazione a Castelsardo

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