La stagione turistica volge al termine ed è tempo di trarre i primi bilanci.Purtroppo le conclusioni non possono essere che negative per la città di Alghero. Il caro traghetti è stato sicuramente un elemento decisivo nel determinare un vistoso calo di arrivi e presenze, in ogni caso, per il TzdA cittadino di iRS i fattori di preoccupazione, oltre che nei numeri ormai in declino da anni, si riscontrano nell’immagine negativa che la destinazione Alghero ha fornito su due fronti:
1. La cronica carenza di servizi sistemici utili a sostenere gli operatori del mercato nel loro lavoro;
2. La famosa “macchia gialla” che ha invaso la fascia costiera rendendo sgradevole la balneazione e compromettendo in maniera significativa la percezione che il visitatore ha delle bellezze naturalistiche algheresi.
Questi sono tutti elementi che minacciano la competitività di Alghero rispetto ad altre mete turistiche nel Mediterraneo. Immagine e servizi sono due assi portanti nella pianificazione di un sistema di ricezione turistica. Riformare questi due aspetti dovrebbe essere il primo step per rilanciare l’economia del turismo con l’idea di trasformare Alghero nella città cardine del rilancio turistico del Nord Ovest della Sardegna.
Questo sarebbe possibile lavorando in maniera sinergica con gli altri centri vicini, all’interno di un sistema capace di creare un unico brand sotto il quale sia facile riconoscere la qualità dell’offerta proposta. La nostra città deve avere la cognizione che da sola difficilmente potrà farcela in un mercato altamente competitivo e globale, ma nello stesso tempo deve avere la consapevolezza che può diventare il centro nevralgico di un grande territorio a vocazione turistica come quello della Nurra.
La rinascita turistica della Riviera del Corallo passa attraverso l’integrazione con l’intera offerta turistica del Nord Ovest della Sardegna in modo da sviluppare un grande cluster capace di proporre un’offerta migliore sul mercato. Dal nostro punto di vista tale rilancio passa attraverso una precisa ricollocazione di Alghero come una eco-destinazione all’avanguardia. Tale piano prevede una forte progettualità i cui risultati non potranno essere immediati.
L’idea di creare il più grande parco ecosostenibile del Mediterraneo che da Alghero abbracci l’Asinara e tutte le zone circostanti potrebbe diventare il terreno di confronto su cui costruire una nuova visione per la nostra città e di conseguenza dar vita ad un modello di sviluppo dinamico, sostenibile ed eco-compatibile. Nel mondo sono tanti gli esempi di destinazioni ecosostenibili, territori il cui patrimonio naturale e storico-culturale viene preservato e valorizzato attraverso politiche verdi e messo a reddito ma senza intaccare l’armonia dei luoghi. Economie del turismo in cui le strutture ricettive e le aziende del territorio fanno uso di energie rinnovabili, dove l’enogastronomia e l’artigianato sono legati al territorio in tutte le fasi della filiera.
Pensiamo che un dibattito cittadino su questi temi possa essere utile a tutti. Alghero sembra aver smarrito un progetto chiaro per il turismo, per questo crediamo sia arrivato il momento di cambiare passo verso nuove idee che possano far diventare la Riviera del Corallo una destinazione di eccellenza nel panorama turistico e ridare vigore ad una città che sta sempre più perdendo la propria identità di porta d’oro del turismo sardo.
iRS – indipendèntzia Repùbrica de Sardigna
TzdA – L’Alguer “Antoni Simon Mossa”
cell 347.080.44.16
irs.alguer@gmail.com