iRS -Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna- denuncia con fermezza l’utilizzo indiscriminato di diserbanti chimici nelle operazioni di pulizia a ridosso delle strade.
La prassi in questo genere di lavori è ormai consolidata da tempo in tutta la Sardegna e prevede un primo passaggio di automezzi finalizzato solitamente al taglio di erbacce e piante presenti al bordo della carreggiata, al quale segue un secondo intervento in cui vengono irrorati i diserbanti sul terreno.
E’ importante ricordare come una di queste sostanze sia un pericoloso erbicida, conosciuto come Glifosate, che può recare seri danni alla salute provocando nell’immediato gravi problemi respiratori con sensazione di soffocamento, mentre per esposizioni prolungatepotrebbe essere cancerogeno, data anche la facilità con cui riesce a insinuarsi all’interno delle falde acquifere diventando potenzialmente pericoloso anche per la flora e la fauna.
La legge in questi casi è chiara e prevede particolari restrizioni: l’area che può essere sottoposta al trattamento deve essere opportunamente delimitata al fine di evitare qualsiasi possibilità di contaminazione sia per le persone sia per gli animali.
Di conseguenza è impensabile l’utilizzo di queste sostanze in prossimità di centri abitati, come nel caso in cui si è venuta a trovare la signora P.D., residente nella frazione di San Giovanni a pochi chilometri da Castelsardo; “Ogni volta che viene effettuata la pulizia- racconta la signora- per me è un vero dramma, le sostanze che vengono usate provocano grosse difficoltà di respirazione e sensazione di soffocamento, il tutto è confermato dagli esami clinici che ho sostenuto in questi mesi. Ho parlato più volte con i responsabili e con gli operai addetti, ma ogni volta dopo aver ricevuto generiche rassicurazioni la situazione è rimasta immutata. A questo punto, vista la gravità del caso, sono stata costretta a ricorrere alle vie legali.”
In questo caso le responsabilità ricadono tutte sull’ANAS e sulle ditte sub-appaltatrici che, nonostante le ripetute segnalazioni dei cittadini esasperati da questa situazione, continuano imperterrite a utilizzare il pericoloso e sbrigativo sistema.
Da valutare oltre l’impatto ambientale anche il ridimensionamento dell’organico operante nelle strade, i cui salari mancati, anziché a casa delle famiglie sarde, vanno a finire nelle casse di chi vende il diserbante.
iRS, da sempre attento a tutte le questioni inerenti i pericoli per l’ambiente, continuerà a denunciare con forza tutte le azioni che tenteranno di arrecare danni alla salute delle persone e dell’habitat in cui vivono.
indipendentzia Repubrica de Sardigna