L’unico europarlamentare che rappresenta la Sardegna è Giommaria Uggias, ma solo perché i 4 candidati che lo precedevano nelle elezioni del 2009 hanno, per motivi d’incompatibilità, rinunciato al seggio.
La Sardegna per un’ovvia strategia elettorale italiana è inserita nella circoscrizione insulare con la Sicilia, avvantaggiando cosi per numero di abitanti la sola Sicilia. I seggi assegnati a questa circoscrizione erano inizialmente 8 ma passarono a 6 a causa della scarsa affluenza alle urne condannando la Sardegna a non essere rappresentata nel Parlamento Europeo, salvo poi le 4 rinunce che permisero ad Uggias di divenire eurodeputato.
Se riuscissimo a immaginare uno scenario diverso la situazione cambierebbe radicalmente. Nell’Unione Europea infatti esistono 4 repubbliche meno popolate della Sardegna, ossia Malta, Lussemburgo, Estonia e Cipro, rappresentate ognuna da 6 eurodeputati a Bruxelles. Alla Repubblica di Sardegna dunque, con una popolazione di 1.600.000 abitanti, spetterebbero ben 6 eurodeputati.
Ipotizzando un referendum sull’indipendenza nel quinquennio 2020/25 in cui nel frattempo si siano ricreate le condizioni adatte per il ritorno dei sardi emigrati e abbattuto il problema delle nascite zero, l’isola potrebbe raggiungere una popolazione ideale di circa 3 milioni di abitanti e avere ben 12 eurodeputati, come attualmente hanno la Lituania e l’Irlanda.
Su 27 paesi aderenti all’UE ben 14, uno oltre la metà, hanno una popolazione inferiore ai 10 milioni di abitanti, descrivendo cosi un’Europa ricca di piccole repubbliche. Stando a questi dati la Sardegna si potrebbe inserire in un panorama europeo futuro composto di 30/35 stati, di cui alcuni neonati come la Catalunya e la Scozia. Ciò contrariamente a chi crede che per raggiungere l’indipendenza bisogna avere uno stato popoloso ed esteso. A conferma dell’opportunità di essere una repubblica europea citiamo il caso del neo-presidente del consiglio dell’UE Dimitris Christofias, presidente della Repubblica di Cipro (800mila abitanti) e leader del Partito Progressista dei Lavoratori cipriota.
Per le prossime elezioni che si svolgeranno nel 2014 iRS -indipendèntzia Repùbrica de Sardigna- propone lo scorporo della circoscrizione insulare e la creazione di una sarda per l’elezione diretta dei propri europarlamentari. Contrariamente la nostra rappresentanza europea continuerà ad essere inesistente costringendoci ancora a rimanere periferia dell’italia, ultimi tra gli ultimi.
iRS – indipendèntzia Repùbrica de Sardigna