iRS segue con la massima attenzione l’evolversi della vicenda Akhela, una importante società impegnata nell’ICT che rischia di veder messi in mobilità 49 lavoratori sui 156 presenti in Sardegna.
La soluzione prospettata e basata sul contratto di solidarietà è un’idea soluzionabile al fine del mantenimento dei posti di lavoro. Il contratto di solidarietà permette di evitare i licenziamenti individuali e collettivi, distribuendo il risparmio di ore lavorate sulla totalità della forza-lavoro, con il cosiddetto “lavorare meno per lavorare tutti”.
È anche uno strumento contrattuale per mantenere le diverse professionalità all’interno delle aziende, evitandone la chiusura o la delocalizzazione. Questa è una delle modalità con cui sono stati mantenuti tantissimi posti di lavoro in Germania. Quello dell’Akhela è l’ennessimo caso in cui, in Sardegna, interessi estranei alle logiche economiche del territorio danneggiano l’economia locale e i lavoratori. In questo caso l’errore fu fatto dalla Saras quando nel 2012 cedette Akhela a Solgenia, società quest’ultima con una lunga serie di fallimenti alle spalle.
Per tale ragione iRS chiede un impegno importante della Giunta e di tutto il Consiglio Regionale affinché si possa trovare la migliore soluzione possibile al fine di tutelare la pianta organica dell’azienda.
iRS – indipendentzia Repubrica de Sardigna