Tossilo. Rispettare la volontà di Consiglio e comitati

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La Provincia di Nuoro ha approvato l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) richiesta per il nuovo inceneritore che dovrebbe essere realizzato a Tossilo che chiude il lungo iter amministrativo che ha accompagnato la contestatissima realizzazione dell’opera. L’opposizione a questo impianto è arrivata soprattutto dai territori coinvolti nelle aree dove il bruciatore verrà installato.

Ma questa opposizione ha avuto anche un riflesso istituzionale quando il Consiglio regionale, ovvero la massima istituzione sarda, ha approvato il 13 maggio 2015 un ordine del giorno in cui veniva scritto che:

[..] prima di intervenire in materia di gestione dei rifiuti, compresi i procedimenti su Tossilo:

1) ponga in essere tutti gli adempimenti per l’effettuazione di campagne di  monitoraggio sullo stato di salute della popolazione nell’area del Marghine  nonché su opportuni indicatori biologici, come peraltro previsto nella  deliberazione della Giunta regionale n. 12/39 del 27 marzo 2015;

2) dia corso in maniera celere all’aggiornamento del piano regionale in materia di gestione dei rifiuti nonché a porre in essere in tempi rapidi il disegno di  legge sul sistema di governo dei rifiuti.

 Dal punto di vista giuridico un odg non può bloccare un procedimento amministrativo. Ma l’indicazione politica è chiara. La costruzione dell’inceneritore di Tossilo necessita di un’ulteriore riflessione che deve coinvolgere le comunità locali, l’azione di governo e il Consiglio regionale su quale modello di sviluppo, in tema di recupero e smaltimento di rifiuti, la Sardegna debba puntare per i prossimi decenni.

Per iRS l’incenerimento rappresenta una tecnologia ormai superata nel medio-lungo periodo così come viene indicato da tutti gli atti dell’Unione Europea in materia. iRS, sia a livello istituzionale sia appoggiando i comitati in lotta, continuerà a battersi contro questa ed altre opere che prevedano l’incenerimento dei rifiuti.

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