Magnon a Santa Teresa: iRS risponde alla Sindaca Matta

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Il dibattito sulla statua di Magnon a Santa Teresa sta facendo discutere la Sardegna e sui social ha coinvolto diverse sensibilità tra artisti, studiosi, e comuni cittadini. Chiaramente prevale l’indignazione da parte di tutti coloro che da sardi si sentono offesi e umiliati dal fatto che nella nostra isola, nel 2021 si omaggi con una scultura un militare dei Savoia, colonizzatori tra i più sanguinari della Sardegna.

La Sindaca Matta ha affermato a mezzo stampa che “la storia non si rinnega” e nessuno la vuole rinnegare anzi, iRS da sempre sostiene con forza il diritto dei sardi a studiare la propria storia a scuola. Ed è proprio questo il punto cardine del ragionamento sul quale si dovrebbe aprire un dibattito che coinvolga davvero il Popolo Sardo e le istituzioni politiche e scolastiche.

Questo diritto in Sardegna viene negato. In nessuna scuola primaria e secondaria che è quella maggiormente formativa per gli studenti, viene insegnata la storia della Sardegna creando un vuoto storico-culturale, una perdita dell’identità, che porta un Popolo a crescere senza coscienza di sé.

Se noi avessimo studiato la civiltà nuragica, il periodo giudicale, i moti antifeudali Angioini e la cacciata dei piemontesi avremo avuto una coscienza ben diversa e sicuramente avremo trattato personaggi come Magnon per quello che sono stati realmente e non per quello che ci hanno raccontato anni di retorica istituzionale e di programmi ministeriali italiani.

La storia si deve studiare, non mistificare. E fare della retorica usando come scudo la popolazione di Santa Teresa non è corretto. Molte volte è meglio dire ”non ci avevamo pensato” e da li si riparte.

Inoltre sulla decisione dell’amministrazione Comunale di posizionare il busto in marmo in quel luogo non vi è traccia di discussione in Consiglio Comunale né tantomeno con la popolazione, quindi probabilmente è stata presa a maggioranza, su questo ci deluciderà meglio la Sindaca.

Una decisione così importante che non riguarda solo Santa Teresa ma tutta la Nazione Sarda, in quanto la Torre di Longosardo è patrimonio collettivo di grande valore storico e simbolico dato che sotto vi sono stati seppelliti diversi patrioti sardi, cambia completamente il modo di trattare la questione sia sul piano storico che su quello democratico.

Inoltre in democrazia quando si fanno affermazioni a nome della popolazione sarebbe auspicabile quantomeno un dibattito pubblico che la coinvolga. Dato che, nel programma elettorale di questa amministrazione, del Magnon non vi era traccia.

La Sindaca inoltre afferma che “il padre non si rinnega” iRS considera questa un’affermazione di matrice retorico/patriarcale perché purtroppo padri ne esistono di tanti tipi. Anche uno stupratore può essere padre e una figlia se non ne è a conoscenza sicuramente non ha motivo di rinnegarlo ma se sa ciò che ha fatto veramente quell’uomo certamente non lo adorerebbe e non appenderebbe la sua fotografia in casa. E la storia ci insegna che Magnon per la Sardegna, e soprattutto per la Gallura, è stato uno stupratore ma purtroppo non tutti lo sanno. Capiamo che queste possono sembrare parole forti, agli occhi della popolazione, che gli riconosce il merito di aver fondato il paese. Ma crediamo che sia arrivato il momento di discutere, alla luce dei documenti e in modo imparziale, sui fatti realmente accaduti.

Anche Arborea originariamente si chiamava Mussolinia di Sardegna in onore Mussolini che la fondò ma nessuno, oggi, si sognerebbe nemmeno lontanamente di dedicargli un monumento. Anzi già dal 1944 il nome Mussolinia venne modificato in Arborea in nome della regione storica dell’Arborea. Questo vuol dire rinnegare il padre? No! Questo significa conoscere la storia e capire il ruolo dei colonizzatori e quella di Mussolini la si conosce bene perché si studia a differenza di quella di Magnon.

Se l’amministrazione Matta vuole realmente sostenere iniziative di carattere storico e culturale, lo faccia seriamente, accettando la nostra proposta di creare un dibattito pubblico, con la presenza di storici e studiosi, per analizzare e far conoscere a tutta la popolazione la storia della Sardegna, i moti rivoluzionari antifeudali e cosa hanno rappresentato i Savoia.

Diversamente si sta tentando di camuffare da iniziativa culturale il più becero revisionismo storico.

RASSEGNA STAMPA

AGI: La statua del fondatore di Santa Teresa di Gallura fa infuriare gli indipendentisti sardi
Sardegna Live: Statua del fondatore a Santa Teresa, iRS: “Sudditi che adorano i propri carnefici”
La Nuova Sardegna: Scontro sulla statua di Magnon
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