iRS insiste sulla necessità di una compagnia di navigazione sarda.
iRS indipendèntzia Repùbrica de Sardigna ritiene totalmente contrario agli interessi dei sardi il cartello monopolistico di fatto formatosi in seguito alla vicenda che ha visto smembrare la compagnia di navigazione “Tirrenia”.
L’aumento vertiginoso delle tariffe costituisce inoltre un preoccupante segnale della scarsa attenzione alle politiche dei prezzi,che conseguentemente si ripercuotono su gran parte dell’economia sarda e sugli scambi commerciali tra Sardegna e Italia-Europa,oltre che della mancanza da parte della RAS di coordinamento tra programmazione turistica e obiettivi di medio-lungo periodo, in vista di uno sviluppo del settore del turismo integrato a quello culturale e commerciale.
«Che senso ha pubblicizzare ad esempio il carnevale di Sardegna o le produzioni agro-alimentari di qualità attraverso diversi canali se poi i costi di trasporto sono al di fuori da ogni logica di mercato – si domanda l’Esecutivo Nazionale iRS -. La situazione è chiara: la stagione turistica è iniziata e la “telenovela Tirrenia” ha avuto come risultato l’ingabbiamento della Sardegna all’interno di una politica dei prezzi non funzionale alla sua economia».
iRS ritiene inoltre utile ma insufficiente l’azione dell’anti-trust e perciò, da anni, propone che l’Isola si doti di una propria flotta capace di sostenere la destinazione Sardegna sul mercato turistico, dando nello stesso tempo la possibilità, a sardi e non, di poter viaggiare con tariffe più sostenibili sia dal punto di vista economico che sotto l’aspetto ecologico.
L’attuale sistema tariffario, figlio del cartello costituito dalle compagnie, ha registrato aumenti per oltre il 40% e con la privatizzazione “Tirrenia” le cose peggioreranno. Questo sistema penalizza i gli autotrasportatori isolani e conseguentemente determina la perdita di competitività per le produzioni sarde ed la contemporanea ed ulteriore incentivazione delle importazioni, soprattutto nel settore alimentare, andando a gravare ulteriormente sui produttori primari: gli artigiani e i commercianti.
La geografia impone alla Sardegna una politica dei trasporti la cui governabilità debba essere decisa e gestita a Cagliari, capitale della Nazione Sarda, in funzione di una maggiore mobilità dei sardi e di tutte le persone che desiderano visitare l’Isola.
Per questo motivo, è opinione dell’Esecutivo Nazionale iRS, il Consiglio regionale deve adoperarsi per avviare un iter che porti all’inclusione dei porti della Sardegna nelle autostrade del mare, oltre che alla creazione di una Compagnia di Navigazione Sarda, che sia capace di stare sul mercato per supportare l’economia e che, nello stesso tempo, garantisca ai sardi il diritto alla mobilità.
Escutivo Nazionale iRS