Il comune di San Gavino Monreale è sempre stato un importante punto di ritrovo per centinaia di studenti e pendolari del Medio Campidano anche grazie alla presenza della stazione ferroviaria. Da qualche anno è stata aperta una nuova stazione ferroviaria nella periferia che avrebbe dovuto fungere da snodo nevralgico non solo per i pendolari ma anche per lo scambio e il deposito delle merci di tutta l’isola, portando posti di lavoro e prestigio per tutto il Medio Campidano. Sulla base di questa promessa, si è lasciato morire il cuore pulsante della cittadina, rappresentato dalla stazione che- posta al centro del paese- rappresentava un importante luogo di aggregazione sociale con una rilevante ricaduta economica sulle attività commerciali situate nella zona.
Ad oggi ci troviamo, come purtroppo spesso accade nel nostro territorio, con degrado, abbandono e promesse infrante. Mentre la vecchia stazione, che sarebbe dovuta diventare un parco nel quale poter passeggiare e fare sport (e a tutt’oggi è un covo di topi, zecche, erbacce e rifiuti di ogni genere), la nuova stazione, una sorta di cattedrale nel deserto priva persino di un bar, non è mai diventata quell’importante luogo di scambio merci promesso e per questo, come cittadini, ci sentiamo ancora una volta presi in giro e derubati.
Per l’ennesima volta le promesse elettorali si sono rivelate fumo negli occhi, sperpero di denaro pubblico e umiliazione dei residenti e delle loro reali necessità. Le infrastrutture in Sardegna sono uno degli aspetti più desolanti della nostra arrettratezza economica e sociale e le istituzioni di qualunque ordine e grado sembrano ignorare quello che dovrebbe essere uno dei principali punti all’ordine del giorno, è necessario mettere i responsabili di tale scempio davanti alle loro responsabilità.
Per questo motivo gli attivisti del Medio Campidano di iRS, indipendèntzia Repùbrica de Sardinia, si uniscono alla protesta pacifica dei cittadini di San Gavino lanciata dal gruppo “Idipendentzia!” atta a sensibilizzare le istituzioni e a stimolare l’intervento delle stesse per porre rimedio a questo disagio.
Oltre all’esposizione di striscioni lungo l’ex stazione, sono previste attività per far si che la voce dei cittadini venga, finalmente, ascoltata.
Claudia Aru, iRS Medio Campidano