iRS pone l’accento sulla necessità di costruirne uno nuovo e collegarlo gratuitamente alla città
iRS Porto Torres prende atto del ripresentarsi del problema legato alla scarsità di loculi nel cimitero comunale di via Balai che ha portato il sindaco turritano Beniamino Scarpa a dover attuare un’ordinanza (che sostanzialmente prevede il sequestro di tombe private ad alcune famiglie) come già fatto dal suo predecessore Luciano Mura.
Gli espropri temporanei, attuati certamente al fine di garantire la sepoltura di tutti i defunti ed evitare una complessa, spiacevole e prolungata sosta nella cappella del cimitero, arrecano però un danno sia ai parenti più stretti, spesso vedove anziane che con grande sacrificio hanno acquistato con i propri risparmi una tomba per i loro parenti, sia ai loro familiari che si trovano a disagio nell’essere ospitati “a casa altrui” non potendo neanche posizionare una lapide di marmo in modo da onorare e ricordare i loro cari. Al tutto va aggiunto il disagio psicologico collegato alla riesumazione e successiva inumazione delle salme, quasi un doppio lutto per gli stessi parenti cui sarebbe giusto evitare il rivivere certe spiacevoli situazioni.
iRS Porto Torres richiama inoltre l’attenzione sulle irregolarità che potrebbero caratterizzare questo tipo operazioni, come ad esempio la sosta delle bare che vengono ammassate per decine di giorni in una piccola stanza sicuramente non idonea per la mancanza di ventilazione forzata e celle frigo e dunque potenzialmente pericolosa anche per i dipendenti comunali per via dei gas che si formano in seguito ai decessi.
In attesa che si sblocchino i 200 loculi nella parte nuova del cimitero di via Romagnosi (costruiti comunque irregolarmente e sequestrati dal Tribunale di Sassari), loculi che in ogni caso non potrebbero sopperire alla mancanza di posti liberi nel medio periodo, iRS Porto Torres chiede che venga al più presto realizzato il nuovo cimitero di Ponte Pizzinnu, il cui piano è già stato presentato più di un anno fa dalla precedente giunta comunale ma per la realizzazione del quale non sono neanche iniziati i lavori.
In passato le vicende che avevano accompagnato la costruzione del nuovo cimitero, definendo l’area localizzata non idonea salvo poi renderla adatta ai fini della realizzazione di case popolari, aveva irritato la popolazione che chiedeva che almeno in questa faccenda, gli interessi politici facessero largo al buon senso. iRS Porto Torres ricorda che l’azienda “Italstudi” già dall’anno passato avrebbe dovuto cominciare la vendita di tombe, loculi e altre aree del nuovo cimitero, ma che nulla di tutto ciò è avvenuto.
È compito dunque dell’attuale amministrazione porre fine a questa serie di infiniti disagi, anche psicologici di cui tutti purtroppo l’intera popolazione è vittima. Gli attivisti di iRS Porto Torres inoltre chiedono che l’area cimiteriale, vista la sua posizione periferica e difficilmente raggiungibile a piedi, sia collegata tramite i mezzi pubblici più volte al giorno ed in maniera assolutamente gratuita, in modo da consentire anche alle persone anziane di visitare agevolmente i propri cari per salutarli e ricordarli in pace.