iRS Aristanis contrarietà al ridimensionamento dell’Ospedale di Bosa

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iRS Aristanis, richiama l’attenzione sulle sorti dell’ospedale “A.G. Mastino” di Bosa, confermando la sua più decisa contrarietà a qualunque forma di ridimensionamento del centro, indispensabile punto di riferimento nella tutela del diritto alla salute delle popolazioni locali.

Con la deliberazione della Giunta Regionale N. 31/2 del 20 luglio 2011, avente ad oggetto l’”Avvio procedure di riorganizzazione della rete dell’emergenza, della rete ospedaliera e della rete territoriale”, la RAS ha innaugurato un percorso di ridimensionamento dell’edificio dei servizi sanitari sul territorio sardo.

Nonostante nella disposizione si legga che “La riorganizzazione ha l’obiettivo di migliorare qualitativamente e quantitativamente i servizi sanitari offerti ai cittadini, riportando al centro dell’attenzione del Servizio Sanitario Regionale la persona sofferente, costruendo una Sanità regionale a misura d’uomo che garantisca lungo il percorso di cura, non solo assistenza sanitaria tecnologicamente avanzata ma anche modalità corrette di comunicazione, supporto e sostegno, anche psicologico” gli esiti concreti di tali politiche pubbliche puntano alla contrazione della spesa verso l’ospedalità, determinando un rattrappimento dell’offerta delle strutture periferiche, quale quella di Bosa, a scapito del benessere dei cittadini.

La riconversione dell’ospedale “A.G. Mastino” in punto di primo intervento atto, come si legge nell’allegato alla delibera, “al trattamento delle urgenze minori e alla prima stabilizzazione del paziente ad alta complessità, al fine di consentirne successivamente un celere trasporto al Pronto soccorso più appropriato” è lesiva dei diritti delle comunità della Planargia, del Montiferru e del Marghine.

La polarizzazione totale dei beni e dei servizi verso le città capoluogo, nel silenzio assordante e complice della classe politica sarda, è fonte manifesta di disuguaglianza, di disparità nello sviluppo psico – fisico e materiale degli individui che conducono la propria vita nei centri minori. Inoltre tale tendenza non tiene conto e della bassa densità abitativa del Popolo Sardo, disseminato in abitati spesso distanti tra di loro e della tipologia tormentata della nostra viabilità stradale, ostacoli non di poco conto per un’assistenza sanitaria rapida e tempestiva.

iRS Aristanis, nel ribadire il proprio dissenso ad un tale disegno, si auspica che dietro la logica del contenimento del presidio ospedaliero bosano non vi siano interessi occulti di gestione privatistica della salute comunitaria.  iRS Aristanis si farà promotore di iniziative e proposte politiche volte alla tutela dell’ospedale “A.G. Mastino” di Bosa, conscio della importanza strategica che esso riveste nella regione centro – occidentale della Sardegna.

Aristanis, 13 ottobre 2011

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