Nelle immediate vicinanze del Monte Sirai, presso Carbonia, l’azienda “Gaja srl”, con sede fiscale a Creazzo (Vicenza) prevede di installare un “parco” eolico con 14 aerogeneratori dalla potenza di 3.6 MW cadauno.
L’area ricade nei pressi di un sito archeologico di grande importanza e che non viene per niente tenuto in considerazione nelle valutazioni di impatto ambientale.
Il progetto “Gaja” ha trovato da subito il parere contrario sia nella Sopraintendenza ai Beni Archeologici e sia nell’amministrazione comunale di Carbonia. Ciononostante l’iter verso la realizzazione dell’impianto continua a fare il proprio corso e questo avviene nella totale indifferenza verso il parere delle comunità che da sempre abitano i luoghi interessati.
La sola messa in opera di queste mastodontiche torri presuppone la devastazione del territorio, perché bisogna costruire strade e tracciati. Le fondazioni possono raggiungere profondità di diverse decine di metri che modificheranno le falde acquifere, con danni enormi anche per i terreni circostanti.
Come è stato ampiamente dimostrato, in Sardegna l’installazione di pale eoliche e impianti fotovoltaici non porta nessuna ricaduta economica positiva per le popolazioni. Infatti, i costi della bolletta delle famiglie non subiranno alcuna decurtazione.
Ingenti sono invece i guadagni per gli speculatori che realizzano gli impianti: solo una pala da 3,5 MW produce circa 500 mila euro in energia e 600mila in contributi (cip6) per un totale di circa 1milione di euro.
iRS è da sempre favorevole ad uno sviluppo sostenibile nel settore delle energie rinnovabili. Tuttavia la localizzazione degli impianti deve essere l’esito di un’accurata pianificazione, fondata da una parte sui fabbisogni energetici delle popolazioni e dall’altra sulla preservazione di quelle peculiarità ambientali, storiche e paesaggistiche che rappresentano importanti risorse e che meritano pertanto di essere tutelate perché non facilmente riproducibili.
La terra, l’acqua, il paesaggio, IL VENTO, sono i nostri beni collettivi, il possibile futuro per le nostre comunità. iRS indipendèntzia Repùbrica de Sardigna metterà in campo tutta la forza dei propri attivisti e simpatizzanti per fermare questo ennesimo scempio e tentativo di rapina verso la Sardegna e il suo popolo.
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