C’è un abisso tra l’Atp raccontata dal presidente Leonardo Marras e l’Atp reale, quella vissuta dagli utenti.
Il Sig. Marras più che il presidente di un’azienda che gestisce il trasporto pubblico, sembra un personaggio di Alberto Sordi specializzato nella convocazione di conferenze stampa e convegni mistificanti, con metodi ottocenteschi, studiati in maniera da far passare un messaggio totalmente opposto alla realtà.
E’ da diverso tempo che sui mezzi di informazione e sul sito dell’azienda compaiono periodicamente comunicati stampa e dichiarazioni del presidente Marras dove si parla di “Atp del futuro” “Guerra ai furbetti”, “Paline intelligenti” “Wifi e telecamere a bordo”e l’ultima novità sembra essere un sistema, costato ben 200mila euro, che conta i passeggeri e permette di individuare gli evasori.
E’ assurdo e offensivo che l’azienda spenda 200 mila euro per acquistare sistemi sofisticati finalizzati a dare la caccia agli utenti, senza dare loro la possibilità di poter acquistare il biglietto. Considerando che l’acquisto delle macchinette erogatrici da installare sui bus avrebbero un costo nettamente inferiore.
Da circa due anni a Sassari i cittadini hanno esplicitamente richiesto che l’azienda si adegui alle normative di legge offrendo loro la possibilità di poter acquistare il tiket a bordo in qualsiasi momento come recita l’Art 2597 c.c.:
“Chi esercita un’ impresa in condizione di monopolio ha l’obbligo di contrattare con chiunque richieda le prestazioni che formano oggetto dell’impresa, osservando la parità di trattamento.”
iRS a questo proposito, diverso tempo fa, ha promosso una petizione popolare sottoscritta da migliaia di cittadini che volevano che venisse applicato un diritto sacrosanto, ovvero “Poter acquistare il biglietto sul bus”.
Proprio ieri intorno alle 19:30 uno dei tanti utenti che spesso si trovano in questa situazione ha assistito ad una scena agghiacciante, ma ormai di ordinaria amministrazione, che ha visto protagonisti due controllori dell’atp e un malcapitato cittadino Olbiese che non poteva fare a meno di prendere il bus e non trovava un modo per poter acquistare il biglietto. I controllori, alla sua richiesta di poterlo acquistare sul bus (come avviene nella sua città) lo hanno trattato con l’arroganza che da sempre li contraddistingue, cercando di umiliarlo e farlo passare per un evasore davanti a tutti i passeggeri che guardavano la scena sbigottiti. QUI il reclamo pubblicato su facebook e inviato all’azienda. Inoltre Marras parla spesso delle “paline intelligenti”. Questa tecnologia, in tutte le città civili d’Europa compresa Cagliari, è in funzione da anni. A Sassari son state acquistate con un finanziamento regionale di 600mila euro (fonte Atp) e non sono mai state messe in funzione. Alcune son state installate e si stanno rovinando senza aver mai funzionato.
Al contrario l’utente quando deve utilizzare il trasporto pubblico si trova totalmente spaesato. Alle fermate non sono segnalati orari e percorsi e i tempi di attesa sono lunghissimi.
Tutto questo è la conseguenza di una totale assenza di una pianificazione seria del traffico e del trasporto pubblico e di una visione della città nell’ottica di una mobilità sostenibile. Termine ormai abusato. La facoltà di Architettura ospita grandi competenze in questo senso, che però non vengono mai coinvolte dall’amministrazione comunale e tantomeno dall’ATP. Questo è incomprensibile.
iRS ritiene che in una città come Sassari, il mezzo pubblico debba diventare il principale mezzo di spostamento per i cittadini, ma non si può pensare che questo avvenga senza l’apertura di una intensa collaborazione tra l’università e la pubblica amministrazione valorizzando le competenze che l’ateneo offre per quanto riguarda progettazioni di questo tipo. Un altro aspetto importante è l’ascolto dei cittadini e degli utenti, che sono i maggiori fruitori del servizio e che devono essere assolutamente coinvolti in un processo di progettazione partecipata che raccolga le opinioni e le idee di tutti.
iRS ritiene inoltre che una situazione di questo tipo non sia più tollerabile. Il mezzo pubblico deve essere una comodità per tutti e non l’esigenza di pochi. Leonardo Marras deve rendersi conto che non ha a che fare con dei cittadini stupidi che possano non rendersi conto che l’Atp, come la racconta lui, esiste solo nella sua mente.
iRS – indipendentzia Repubrica de Sardigna
TzdA Sassari
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I problemi del trasporto pubblico nelle città Sarde
iRS Sassari presenta una petizione per poter acquistare il biglietto sul bus
Sassari, l’ATP non vuole risolvere il problema dell’accessibilità ai bus
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