Il nuovo consiglio regionale che presto andrà ad insediarsi, dovrà immediatamente aprire il confronto su tematiche fondamentali per il futuro dell’isola. La produzione e gestione dell’energia è una di queste. iRS si è sempre battuta per difendere le risorse e gli interessi della collettività, denunciando l’assalto incontrollato degli speculatori e proponendo interventi concreti per la salvaguardia del paesaggio e lo sviluppo del mercato energetico in Sardegna.
La nostra terra ospita attualmente ventiquattro parchi eolici con una potenza complessiva di 950 MW, riconducibili a sette grandi gruppi internazionali che ne detengono circa il 95% della proprietà. Altri trentaquattro progetti di impianti sono in fase di autorizzazione presso gli uffici competenti regionali e ministeriali, con una previsione di produzione energetica di oltre 2000 MW annui, a fronte di un picco di consumo di circa 1400 MW. Uno di questi è il parco eolico “Zona Industriale Nuoro” (9 aerogeneratori con potenza totale di 18 MW), presentato dalla Gamesa Energia Italia S.P.A., società a maggioranza spagnola (realizzatrice anche dell’impianto di Florinas), che andrà ad insistere parzialmente su aree agricole e ad alto interesse archeologico e paesaggistico dei comuni di Nuoro e Orani.
iRS – Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna appoggia e si unisce alla denuncia dell’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus che ha inoltrato un atto di intervento con osservazioni, riguardo il procedimento di valutazione di impatto ambientale a cui è sottoposto il progetto.
Risultano infatti discutibili le argomentazioni che la Gamesa Italia propone per dimostrare l’appetibilità dell’investimento per i territori e le comunità interessate: si parla di ritorno in termini occupazionali (12 unità a tempo determinato, 3 unità a tempo indeterminato e 5 unità legate all’esecuzione delle opere), in termini turistici ed economici in riferimento al costo della bolletta ENEL. E’ evidente che, alla luce delle passate esperienze, il tornaconto per la collettività è pressoché inesistente e sbilanciato nei confronti degli investitori (1,5% rispetto al 98,5% di guadagno effettivo con capitali esportati spesso in paradisi fiscali). Le previsioni del progetto, oltre che essere in netto contrasto con la normativa vigente, incidono dannosamente sul patrimonio archeologico e ambientale che, a differenza di quanto sostenuto dalla società proponente, costituirebbe una meta turistica di indiscusso interesse rispetto alla visita del parco eolico.
Riteniamo sia doveroso precisare che lo sfruttamento delle risorse energetiche rinnovabili sia di fondamentale importanza per la tutela dell’ambiente, ma debba essere opportunamente regolamentato da un Piano Energetico Regionale che esamini i reali fabbisogni energetici e ne pianifichi la produzione a vantaggio della collettività, conducendo i sardi verso una compiuta sovranità energetica.
Sarà necessario avviare, nel più breve tempo possibile, un tavolo di consultazione con l’obiettivo di limitare gli interventi speculativi fortemente in contrasto con il paesaggio e le risorse ambientali, storiche e culturali dei territori, e gettare le basi per una pianificazione più attenta al risparmio, alle micro-produzioni e all’autosufficienza energetica.
Esempi importanti provengono dal Nord Europa (Danimarca, inghilterra, Irlanda, etc..), che hanno costruito un apparato normativo che: consente di valutare l’intervento secondo i reali benefici che questo porta alle comunità; impone una compartecipazione pubblica dei cittadini sottoforma di cooperativa (in termini di quote di investimento con reali guadagni) pari ad almeno il 20% dell’investimento; individua i siti idonei all’installazione degli impianti.
iRS intende impegnarsi in consiglio regionale per accelerare il processo di redazione del Piano Energetico Regionale (sospendendo il rilascio di concessioni per nuovi impianti, in attesa di un preciso quadro normativo), e promuovere l’attuazione di interventi concreti in materia energetica, consapevole che i primi obiettivi debbano essere la riduzione dei consumi, la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente e la sensibilizzazione verso un utilizzo responsabile delle risorse.
iRS – Indipedentzia Repubrica de Sardigna