Giovedì 19 Novembre 2009, a Cagliari, alle ore 10:30 presso la Società Degli Operai Di Mutuo Soccorso si è tenuta una importante conferenza stampa di iRS – Repùbrica de Sardigna sulla questione eolico.
iRS ha presentato ai giornalisti il testo di una Mozione istituzionale sulla gestione e la regolamentazione degli impianti eolici in Sardegna. iRS mette a disposizione dei Consiglieri Regionali tale testo e propone loro di farsene portatori in sede di Consiglio Regionale, inaugurando così una serie di iniziative tese al coinvolgimento e al pronunciamento delle istituzioni sarde e dei loro rappresentanti pubblici sui temi dell’attualità sociale e politica della nazione sarda.
iRS ritiene doveroso che la questione eolica, intrisa di ombre e interessi da parte di multinazionali e organizzazioni malavitose, venga finalmente affrontata pubblicamente dal complesso della classe politica sarda, finora generalmente sorda e muta. iRS, movimento d’alternativa di governo e non di sterile protesta, fornirà la propria analisi della situazione e una serie di soluzioni pratiche.
Alla conferenza stampa sono stati presenti il Presidente Nazionale Gavino Sale e il componente dell’Esecutivo Nazionale Bobore Bussa.
Franciscu Pala
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COMUNICATO
iRS – Repùbrica de Sardigna, da sempre garante dei reali interessi della Nazione Sarda, propone strategie alternative allo sconsiderato utilizzo del territorio sardo e delle energie rinnovabili, oggi abbandonati ad esclusivo vantaggio di società dagli scopi poco chiari e delle multinazionali.
È oramai assodato che la mafia ha messo radici salde in Sardegna, investendo in vari settori strategici dell’economia, come appunto quello energetico.
È allarmante constatare che la classe politica autonomista di destra e sinistra evita completamente il dibattito, lasciando che si compia il più grande saccheggio della storia della Sardegna, senza di fatto andare oltre alla semplice denuncia giornalistica.
A dimostrare ciò basta l’impianto di parchi eolici ai quattro angoli dell’Isola, parchi eolici le cui ricaduta positiva a favore della popolazione sarda, come è noto, si aggira in media sull’1,5% dell’utile netto prodotto. Percentuali queste assolutamente irrilevanti a fronte del notevole ricavo ottenuto non solo dall’energia prodotta ma anche dagli incentivi comunitari percepiti.
I parchi eolici infatti producono milioni di euro di utili in energia e remunerativi “certificati verdi”, ma al contempo alimentano di fatto la sudditanza culturale ed economica dei comuni che li ospitano in cambio di briciole.
Peggio ancora, le popolazioni non possono usufruire di sconti sulle tariffe energetiche e le aziende sarde continuano ad essere non competitive sui mercati internazionali, in quanto, oltre agli ostacoli di natura strutturale cui devono far fronte, si ritrovano a dover pagare l’energia a 88,92 euro/MWh, mentre il costo per l’Italia ed il resto d’Europa si aggira mediamente attorno ai 45 euro/MWh.
Alla luce di tutto ciò, iRS pretende che la R.A.S avvii una moratoria di 6 mesi sulle concessioni e gli appalti già in fase di realizzazione.
iRS propone che in tale periodo la R.A.S. ridiscuta e aggiorni il Piano Energetico Regionale affinché vengano approvate norme e previsti stanziamenti (attraverso rimodulazioni apposite del POR FESR e PAR FAS) che portino vantaggi effettivi alle comunità e alle casse regionali.
iRS ritiene fondamentale che la R.A.S acquisisca immediata e reale sovranità su produzione e gestione dell’energia, avviando da subito a livello istituzionale un dibattito in tale direzione.
iRS propone che si apra una vertenza tra Regione e imprese che hanno investito in impianti eolici in Sardegna per rinegoziare i contratti, in quanto palesemente iniqui verso le amministrazioni locali e i cittadini.
iRS propone e richiede l’istituzione dell’Agenzia sarda per l’energia, ente pubblico che si occupi di raccogliere, distribuire e reinvestire le risorse derivanti dalle attività di produzione di energia in Sardegna e faccia opera di vigilanza sull’intero settore nonché di promozione della ricerca e della valorizzazione delle fonti di energia già utilizzabili.
Inoltre, essendo il vento ed il sole beni illimitati collettivi, iRS si aspetta e pretende che vengano valorizzati a beneficio e vantaggio delle comunità, non a esclusivo vantaggio di entità economiche private.
Una tale ricchezza, immensa e potenzialmente infinita, a disposizione della Nazione Sarda potrebbe rendere possibile in tempi relativamente brevi la riduzione delle tariffe energetiche per le aziende e per i cittadini, dando anche un forte impulso a settori ormai dimenticati ed altrettanto strategici quali quelli della ricerca e della innovazione tecnologica, della sostenibilità ambientale, del risanamento e della riconversione delle aree industriali e militari, tutelando di fatto il popolo Sardo nei suoi interessi strutturali irrinunciabili e creando i presupposti per un presente ed un futuro di reale benessere diffuso.
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Isgàrrica s’artìculu: 2009-11-19 – Eolico. Mozione redatta da iRS a disposizione del ConsReg
Isgàssiga sa motzione: 2009-11-19 – Mozione iRS Energia Cons.Reg
Link: Mozione n. 31 – XIV Legislatura
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L’UNIONE SARDA | 19/11/2009
Eolico, la protesta di iRS: “Basta rapinare beni sardi”
Indipendentzia Repubrica de Sardigna vuole che la Regione sarda dica basta all’assalto selvaggio al vento e al sole della Sardegna e alla rapina continua di tutte le potenzialità dell’isola in materia di energie rinnovabile
Lo ha affermato, durante una conferenza stampa, il leader del movimento indipendentista e pacifista, Gavino Sale, che ha anche annunciato una iniziativa per presentare una mozione in Consiglio regionale per impegnare il governo isolano a costituire un’agenzia sarda per l’energia, incaricata di raccogliere, distribuire e reinvestire le risorse derivanti dalle attività di produzione dell’energia. Dopo aver sottolineato che la Regione deve aggiornare il piano energetico regionale, Sale ha chiesto un intervento immediato della Giunta per sospendere per almeno sei mesi tutte le concessioni sui nuovi parchi eolici. “E’ inconcepibile che i proventi di un parco eolico – ha detto Sale – vadano per l’1% alla comunità che lo ospita e per il 99% a speculatori che, come hanno detto sia il ministro dell’interno sia il presidente dell’Antimafia, spesso sono targati ‘mafià”.
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NB: Quella di iRS non è una protesta ma una proposta. Il Movimento non si definisce pacifista bensì nonviolento.
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AGI | 19/11/2009
Eolico, la protesta di iRS: “Basta rapinare beni sardi”
EOLICO:IRS,BLOCCO 6 MESI CONCESSIONI CONTRO “SACCHEGGIO VENTO”
Cagliari, 19 nov. – Una moratoria di sei mesi sulle concessioni agli impianti eolici e la presentazione in Consiglio regionale di una mozione che sancisca “il controllo del vento da parte del popolo sardo”. Gli indipendentisti dell’Irs-Indipendentzia Repubrica de Sardigna hanno presentato questa mattina le loro proposte per evitare quello che e’ stato definito “il saccheggio del vento”. “Ci sono impianti eolici”, ha spiegato il leader dell’Irs Gavino Sale, “nei quattro angoli della Sardegna, con ricadute a favore della popolazione intorno all’1,5% dell’utile netto prodotto. E questo a fronte del notevole ricavo ottenuto dagli imprenditori per la vendita dell’energia prodotta ma anche grazie agli incentivi comunitari che percepiscono. I parchi producono milioni di utili e di fatto alimentano la sudditanza culturale ed economica dei Comuni che li ospitano dandogli briciole. Irs propone l’istituzione immediata dell’Agenzia Sarda per l’Energia, che raccolta, distribuisca e reinvesta le risorse che derivano dalle attivita’ di produzione di energia nell’isola.
“E’ paradossale”, ha detto ancora Sale, “che le popolazioni non possano neanche usufruire di sconti sulle tariffe energetiche e le nostre aziende continuino ad essere non competitive sui mercati internazionali. Le imprese sarde pagano l’energia a quasi 89 euro a MW, mentre in Italia e nel resto d’Europa e’ in media di 45 euro MWh”.
Irs ha predisposto una mozione ed chiede ai gruppi politici di tutti gli schieramenti di discuterla in Consiglio regionale. Nel testo si impegna il presidente della Regione “a chiarire che il popolo sardo abbia o debba avere il diritto di esercitare la propria sovranita’ sui suoi beni pubblici e ad attivarsi per l’istituzione dell’Agenzia Sarda per l’Energia. Il capo dell’esecutivo deve anche “far si’ che la Regione ridiscuta e aggiorni il Piano energetico regionale”. Nel frattempo devono essere sospese per sei mesi tutte le concessioni sui nuovi parchi eolici “i cui benefici non vadano in maggior parte a favore delle comunita’ locali” mentre vanno ridiscussi i contratti stipulati tra societa’ private ed enti pubblici “ritenuti iniqui e svantaggiosi per le popolazioni”.