31 ottobre 2009
In questi giorni, il consiglio regionale sardo ha assunto 12 giornalisti per l’ufficio stampa della giunta. Il costo? circa due milioni di euro all’anno, ovvero, circa il 10% dell’intero ammontare dei soldi destinati alla Sardegna, dall’Italia, per le grandi opere.
Nessuno aveva letto il bando di concorso, perché il bando non c’è stato: assunzione diretta grazie ad una legge inserita nel collegato alla finanziaria e votata da tutti gli schieramenti unionisti, di destra e di sinistra.
Facile ed immediato andare con la coscienza a tutti quei sardi che ultimamente sono finiti in cassa integrazione o a quelli che sono stati licenziati direttamente, oppure a coloro che il lavoro non lo avevano neppure prima della crisi.
Facile e immediato pensare a tutti/e quei/lle ragazze/i che dopo l’università sono andati fuori dalla Sardegna per seguire Master (a pagamento) o per fare degli stage gratuiti – e quindi mantenersi economicamente a proprie spese – in redazioni dove si impara il mestiere.
Facile pensare a questi/e ragazzi/e e il loro sentirsi sconfitti nel leggere che 12 giornalisti sono stati assunti, con stipendi medio-alti, senza alcun concorso e qualifica.
Facile, per chi la possiede, una coscienza.
Ci si dovrebbe sentire sporchi e disonesti per tutto questo, ma ci vorrebbe senso di responsabilità verso il bene comune, una visione del mondo e della politica che non contempli esclusivamente l’interesse diretto e particolare, il tornaconto utilitaristico a breve scadenza. Ma questo valore non ha mai avuto facile accesso, fino ad ora, nei palazzi del governo sardo.
iRS condanna senza mezzi termini una simile pratica di distribuzione clientelare delle risorse pubbliche, tanto smaccatamente svincolata da qualsiasi interesse generale collettivo. La classe politica che si sta pervicacemente macchiando di simili abusi sarà chiamata presto a risponderne politicamente davanti al popolo sardo.
Noi lavoriamo perché la coscienza civile e la cultura del bene comune prevalgano finalmente nella nostra terra e riducano simili fenomeni degradanti al ricordo di un passato vergognoso cui nessuno vorrà ritornare.
Jùliu Kerki
Assemblea Nazionale iRS
_
_
Isgàrrica s’artìculu: 2009-10-31 – 12 giornalisti alla corte del re. iRS su l’ufficio stampa
_
