Quanto sta succedendo in queste ore nelle aule della Regione Sardegna è la dimostrazione che alcuni importanti settori della classe dirigente sarda pur di difendere gli interessi di gruppi economici esterni e votati alla rapina delle ricchezze della nostra terra preferiscono rischiare una grave crisi politica. Questo atteggiamento conferma e rafforza l’impressione che l’unico progetto economico della classe dirigente autonomista sia svendere per poche briciole il nostro patrimonio ambientale, invece che progettare alternative che mirino alla riappropriazione e al risanamento del nostro territorio, alla valorizzazione delle nostre risorse – il vento e il sole sono per noi come il petrolio per gli arabi -, al rilancio della prosperità collettiva attraverso nuove progettualità che partano dalla difesa della Sardegna e degli interessi dei sardi. Ancora una volta si manifesta un atteggiamento succube, da questuanti, se non da complici di politiche di rapina: politiche di miseria e disperazione di una classe dirigente che non sa pensare a strategie diverse se non a vendersi i gioielli di famiglia.
Dall’altro lato va notato che il presidente Renato Soru, colui che per primo paga e si indegna per questo atteggiamento e queste scelte che arrivano direttamente dall’interno della sua maggioranza, è anche colui che nel momento in cui avrebbe potuto dare una spallata a questa classe dirigente, ha invece preferito diventarne la guida e in fondo il “salvatore” di fatto, rilegittimandola e riportandola nelle stanze del potere quando sembrava destinata ad estinguersi: la sua indignazione di oggi è il frutto di una grave ingenuità politica, quella di pensare di poter fare una Sardegna nuova con una classe dirigente vecchia. Che si sia trattato di ingenuità, di mancanza di coraggio, o di incapacità di immaginare orizzonti politici più ampi di quelli imposti dalla gabbia della politica italiana ed unionista resta il fatto che quanto sta accadendo oggi insegna che in futuro il cambiamento o mirerà alla creazione di una nuova classe dirigente della nazione sarda e per la nazione sarda, o non sarà.
Esecutivo Nazionale di iRS
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Isgàrrica s’artìculu: 2007-04-12 – La crisi fra miserie degli autonomisti e ingenuità di Soru
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