Il Primo Ministro italiano rimprovera alla Sardegna di abusare dell’Autonomia. Il comunicato di iRS

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09 maggio 2007

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana in merito alle dichiarazioni del Presidente Romano Prodi sull’abuso dell’Autonomia da parte della Regione Autonoma Sarda riguardo l’istituzione delle nuove province.

I Sardi non hanno avuto nel secolo scorso la forza, l’autorità o la sorte di entrare nel mondo come Nazione e come Stato. La Sardegna, per volere di una classe dirigente incapace di guidare le aspirazioni del proprio popolo, si è autocastrata attraverso il perverso meccanismo dello Statuto di Autonomia, che regola i rapporti tra lo Stato centrale e la Regione Autonoma.

Nonostante tutte le riserve che una Carta del genere suscita in chi aspira ad una vera sovranità, è da sottolineare come anche questo misero statuto venga messo continuamente in discussione.
Infatti per quanto tutti gli unionisti si riempiano la bocca di federalismo e autonomia è sempre più lampante che lo facciano in modo strumentale per accaparrarsi con facilità i consensi di chi ancora crede nell’utilità dell’autonomia.

Per questo motivo iRS – indipendèntzia Repùbrica de Sardigna – tiene a ricordare che l’istituzione delle nuove province sul territorio sardo non è materia del Presidente del Consiglio Italiano che per amor proprio dovrebbe guardarsi bene da affrontare la questione dal punto di vista economico principalmente per due evidenti motivi: in primo luogo gli enti locali sono regolarmente sovvenzionati dalle imposte dei Sardi e in secondo luogo dovrebbe non dimenticare mai il contenzioso di oltre 5 miliardi di euro che la Sardegna vanta nei confronti dello Stato Italiano.
iRS, pur non entrando nel merito della fattibilità o meno delle nuove province, ricorda che queste sono state istituite in seguito ad un regolare referendum, e non ci sembra una cosa trascurabile o di poco conto.

iRS fa inoltre presente al Presidente del Consiglio italiano che i diritti della nazione sarda e del suo popolo vanno ben oltre l’attuale Statuto d’Autonomia.
iRS sta lavorando in modo nonviolento per la piena affermazione e per il rispetto di tali diritti: l’indipendenza nazionale e la creazione della Repubblica Sarda indipendente rientrano nell’inalienabile diritto all’autodeterminazione dei popoli”.

In conclusione invitiamo il Presidente del Consiglio Italiano Romano Prodi a occuparsi dei problemi che interessano il proprio Stato e invitiamo il popolo Sardo a riflettere sullo Statuto Speciale, sulla sua obsolescenza e su come sarebbe molto più conveniente una carta costituzionale che sancisca una reale sovranità della nostra terra per poter finalmente essere gli artefici del nostro destino.

Atòbiu Natzionali de iRS
Assemblea Nazionale di iRS
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Isgàrrica s’artìculu: 2007-05-09 – Il Primo Ministro italiano rimprovera la Sardegna
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