Elezioni senza suffragio universale nei Paesi Baschi. iRS sostiene Udalbiltza

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22 maggio 2007

Le prossime elezioni comunali e provinciali che si terranno nei Paesi Baschi durante il prossimo fine settimana sono gravemente segnate da decisioni antidemocratiche prese dal Governo spagnolo e dai suoi tribunali.
Le liste indipendentiste impegnate a favore del processo di pace sono state paradossalmente illegalizzate dopo aver raccolto più di 85mila firme per potersi presentare alle consultazioni. Grazie all’illegalizzazione di queste liste l’85% degli elettori baschi sarà impossibilitato a scegliere tra tutte le liste in quanto i voti che andranno alle liste indipendentiste non saranno presi in considerazione.

iRS ha ricevuto e tradotto il comunicato redatto da Udalbiltza sulla grave situazione della democrazia e della rappresentanza elettorale nei Paesi Baschi.

Udalbiltza è la prima istituzione nazionale autorganizzata basca: l’assemblea degli eletti in tutte le province dei Paesi Baschi a prescindere dalle attuali divisioni amministrative tra Stato Spagnolo e Francese.
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Isgàrrica s’artìculu: 2007-05-22 – Elezioni senza suffragio universale nei Paesi Baschi
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www.udalbiltza.org

“Al di là delle imposizioni, la cittadinanza basca deve esprimere liberamente la sua volontà”

POSIZIONE UFFICIALE E PROPOSTA DI UDALBILTZA RIGUARDO LE DECISIONI DEL GOVERNO E DEI TRIBUNALI SPAGNOLO DI OSTACOLARE IL PROCESSO DI PACE POLITICO E LE DEMOCRATICHE ELEZIONI MUNICIPALI NEI PAESI BASCHI

La situazione derivata dall’imposizione antidemocratica dei tribunali spagnoli è così tanto grave che Udalbiltza, in qualità di istituzione nazionale dei Paesi Baschi, chiama le forze e la cittadinanza di Euskal Herria a far fronte contro la negazione del suffragio universale, cosicché la cittadinanza basca possa esprimere liberamente la sua volontà e il suo voto sia rispettato.

Udalbiltza vede con grande preoccupazione l’attacco antidemocratico registrato in Araba, Bizkaia, Gipuzkoa e Nafarroa Garaia in occasione delle elezioni provinciali e municipali che stanno per essere celebrate. Dopo quattro anni, a prescindere da chi abbia il potere nel Governo spagnolo, prendiamo atto della stessa volontà di celebrare elezioni senza suffragio universale.

Quattro anni fa il governo del PP ha illegalizzato 249 candidature. Oggi, su iniziativa del Governo spagnolo, l’Audiencia Nacional e il Tribunale Costituzionale hanno annullato quasi 400 liste impedendo il diritto al suffragio universale dell’85% della popolazione di Hego Euskal Herria (Paesi Baschi del Sud).

Poco importa il fatto che la cittadinanza basca ha dimostrato chiaramente la sua voglia di elezioni democratiche. La maggioranza della cittadinanza ha mostrato la sua contrarietà nei confronti della Legge per i Partiti spagnola e migliaia di persone hanno firmato nei comuni e dai notai affinché tutte le opzioni politiche possano presentarsi alle stesse condizioni di partenza. Senza dubbio, ignorando queste persone, si è dato inizio ad una nuova caccia alle streghe, con la revisione coatta delle idee di migliaia di persone. Hanno deciso di aumentare l’inquisizione e lo spionaggio politico per iniziare una nuova era dell’apartheid e per ostacolare il processo di pace politico. Di fatto i danneggiati non sono la sinistra indipendentista e la sua base sociale bensì il processo democratico che avrebbe potuto risolvere in forma definitiva il conflitto nei Paesi Baschi nel suo insieme.

Se la cittadinanza basca ha ripetuto la sua voglia di elezioni democratiche e di un processo politico che risolva le cause del conflitto, chi sono il Governo di Madrid e i suoi magistrati e avvocati per distruggere questo desiderio? Perché l’Audiencia Nacional e il Tribunale Costituzionale spagnolo posso decidere che i cittadini baschi non possano presentarsi alle elezioni? Perché la cittadinanza basca deve accettare i risultati ufficiali e fraudolenti di queste elezioni?

Udalbiltza, essendo impegnata nel riconoscimento e nel rispetto di tutti i diritti di tutta la cittadinanza basca, oltre a manifestare tutta la sua preoccupazione, denuncia tutte queste azioni fraudolente. Inoltre chiede alle istituzioni di livello europeo e mondiali che si occupano di diritti civili e politici di osservare con attenzione ciò che sta succedendo nei Paesi Baschi e a manifestare la loro opinione sia al Governo spagnolo, sia al Regno di Spagna così come alla presidenza dell’Unione Europea.

Di fronte a questa grave situazione, Udalbiltza, in qualità di istituzione nazionale di Euskal Herria, chiama le forze politiche e la cittadinanza di Euskal Herria ad agire come tali a prescindere dalle imposizioni spagnole:

1.- A prescindere dalle imposizioni antidemocratiche dei Tribunali spagnoli, la cittadinanza basca deve poter esprimere liberamente la sua volontà, senza prendere in considerazione la negazione del suffragio universale, dando il suo voto a le forze politiche che hanno dimostrato il loro impegno per un processo democratico che permetta la nascita di un àmbito politico che riconosca tutti i diritti in tutti i Paesi Baschi.

2.- Il rispetto delle elezioni e del voto della cittadinanza basca è uno dei pilastri fondamentali della democrazia. Lanciamo un appello affinché tutte le forze politiche riconoscano i risultati reali, nel senso che uno dei precetti dei principi della democrazia risiede nel fatto che la composizione delle entità municipali e provinciali sia ad appannaggio unicamente delle persone elette dalla cittadinanza attraverso il voto. Udalbiltza accetterà e riconoscerà come eletti anche i candidati delle liste illegalizzate perché riconosce maggiore legittimità al voto della cittadinanza basca rispetto alle decisioni dei giudici spagnoli.

3.- Come hanno già sollecitato numerosi soggetti sociali baschi, ci appelliamo a tutti gli eletti municipali che risulteranno eletti in queste elezioni affinché si assumano e portino a compimento l’impegno di recuperare l’efficacia necessaria per rafforzare, riorganizzare e portare a compimento l’obiettivo iniziale di Udalbiltza.

4.- Sollecitiamo tutta la cittadinanza basca affinché non ammetta nessuna violazione del proprio diritto ad una nazionalità propria e, in questo senso, affinché vada a votare utilizzando la carta di identità basca per farsi identificare. Nel caso in cui questo venga impedito invitiamo ad esprimere il proprio dissenso all’interno del seggio elettorale avvertendo di sporgere denuncia all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani con oggetto la violazione del diritto alla nazionalità.

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