Mondezza Connection: ovvero la più grande multinazionale italiana (la camorra) si prepara ad esportare il suo nuovo prodotto.
Le notizie apprese a mezzo stampa di un paventato tentativo di introdurre in discariche e impianti di incenerimento in Sardegna rifiuti provenienti dall’Italia, rende urgenti e, oltremodo necessarie, alcune considerazioni non solo sulla questione temporalmente contingente ma anche sulla situazione generale dei rifiuti e dell’ambiente nell’isola.
Su quanto appreso circa l’invio di alcune centinaia di tonnellate di rifiuti (duecentocinquanta) per i quali la Regione Sardegna dovrà fornire un parere agli organi dello Stato Italiano circa la disponibilità a farsene carico, iRS – indipendèntzia Repùbrica de Sardigna esprime la più ferma e convinta opposizione al progetto e diffida il consiglio Regionale ad operare in direzione opposta.
Ribadiamo con forza che non può esistere alcuna intenzione ad ospitare discariche, rifiuti e scorie di chiunque, e che piuttosto iRS è in attesa di conoscere quando e in che termini la Regione Sardegna intenda affrontare, con un Piano ragionato e concordato con le popolazioni e gli enti locali, la questione dei rifiuti prodotti in Sardegna.
Tutti i progetti e i Piani di gestione sono calati dall’alto, perseverano sulla via dell’incenerimento, vedasi l’inceneritore di Ottana e il terzo forno di Tossilo, ma anche tanti piccoli impianti in costruzione di cui nulla è dato sapere, e non soddisfano ne i cittadini ne gli enti e le amministrazioni locali.
Non si può allo stesso modo soprassedere sui casi di introduzione di rifiuti speciali più volte denunciati, oggetto di referendum nel 2005, mai terminati grazie anche all’intervento dei sindacati, tendenti in maniera costante ad incutere paure e timori nei confronti dei lavoratori e dei cittadini col ricatto dei posti di lavoro, come anche l’ultimo caso che ha coinvolto la Portovesme s.r.l testimonia.
Auspichiamo soluzioni di ampio respiro che coinvolgano le comunità locali e che prendano esempio da realtà mondiali all’avanguardia in questo settore. Ci riferiamo, per esempio, alla città di Berlino che in sei mesi ha ridotto i rifiuti del 50%, pensiamo alla raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale e pensiamo al raggiungimento di obiettivi come il 70% di riciclo dei rifiuti, dalla carta, alla plastica, al vetro, e la restante parte di rifiuto indifferenziato soggetto a bioessicazione.
Diciamo basta ad una politica d’emergenza che è pronta a fare della Sardegna una discarica di tutto ciò che l’Italia non riesce a gestire, e su questo i Primi Ministri Berlusconi, con la Sogin e le scorie radioattive, e Prodi con i rifiuti urbani denotano una infelice continuità.
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Isgàrrica s’artìculu: 2008-01-08 – Mondezza Connection. Soluzioni e progetti sui rifiuti
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