31/08/2007
Pedru Lallai, componente dell’Assemblea Nazionale di iRS e Presidente della Pro-Loco di Silius (CA), intende portare delle riflessioni riguardanti l’affermazione “meno sagre, più lotta agli incendi” del neo commissario all’emergenza incendi Dott. Guido Bertolaso, responsabile della Protezione Civile italiana.
“Meno sagre, più lotta agli incendi” questa è la frase del Dott. Bertolaso che si è vista e sentita nei quotidiani e Tg della Sardegna. Una frase senz’altro che fa molta sensazione ma che io, con tutto il rispetto per il Dott. Bertolaso, trovo assolutamente depistante nell’analisi riguardante questa piaga che regolarmente da troppi anni affligge la nostra terra.
A me sorge spontanea una domanda: a che serve fare le ordinanze che impongono ai Comuni la pulizia dei terreni sia privati che comunali dalle erbacce se poi nessuno interviene affinché dette ordinanze siano rispettate e benché i Comuni sono retribuiti con i soldi dei contribuenti?
Un esempio. A fine Luglio 2007 Silius, il mio paese, è stato colpito da un incendio che ha creato momenti di panico e drammaticità come mai si erano visti. Un incendio che senz’altro, dalle prime notizie trapelate, può essere colposo ma di sicuro non doloso: un auto che prende fuoco lungo una stradina di campagna poco fuori dal paese e che in meno di due ore scatena un incendio che circonda l’intero abitato lambendo le abitazioni.
Tutt’attorno all’auto che va a fuoco un mare di erba secca e poco distante una bella discarica abusiva nota a tutti – e denunciata da anni – contenente di tutto, da carcasse d’auto a oli esausti, eccetera.
Questo è il motivo che mi porta a considerare la frase del Dott. Bertolaso depistante e se vogliamo anche superficiale, fermo restando che anche a proposito delle sagre e dei grandi eventi sarebbe opportuno pronunciare qualche parola.
Credo che se le sagre hanno come unico scopo quello di riempire le serate d’agosto e le pance di turisti e non il Dott. Bertolaso possa avere ragione, mentre, se le sagre e gli eventi sono tendenti a valorizzare i nostri prodotti alimentari, le ricchezze della nostra cultura e dell’immenso patrimonio storico-archeologico, penso che tutto il popolo sardo dovrebbe mettersi al lavoro e far si che ogni centimetro quadrato col dovuto amore che esso merita, possa essere fonte di vita e rappresentare un’idea di futuro, e saremo ben felici di accogliere tutte quelle persone che vorranno saziarsi di tutte le bontà uniche che la Sardegna può offrire.
Per fare prevenzione occorre dire basta all’abbandono e ai troppi interessi speculativi e occorre quindi che le genti possano trovare nella loro terra un partner per costruire il futuro e non da abbandonare come sempre più spesso capita ad esempio nel mondo della pastorizia e dell’agricoltura, e naturalmente occorre una seria capacità e volontà di vigilanza e di intervento.
Fare questo significa agire coscientemente e responsabilmente per il luogo e i suoi abitanti, cioè quello che è il vero significato del termine politica e del nome Pro-Loco.
Penso che il Dott. Bertolaso non possa che essere d’accordo.
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Isgàrrica s’artìculu: 2007-08-31 – Pedru Lallai risponde a Bertolaso
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